Zerocalcare: Voglio tornare al più presto a Kobane

Zerocalcare ci ha parlato della sua esperienza in terra Curda raccontata nella storia Kobane Calling

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Zerocalcare Como 1Venerdì scorso, Zerocalcare ha incontrato i fan a Como, nella sede della libreria Feltrinelli della città lombarda. Grazie alla presenza dell'amico Donald Cirioni, che ringraziamo di cuore, siamo riusciti a ottenere alcune dichiarazioni sulla sua esperienza in terra curda, raccontata nella celebrata storia apparsa su Internazionale, Kobane Calling.

Ecco cosa ci ha raccontato Michele Rech a proposito.

Per come la vedo io, all'interno della mia generazione non ho a disposizione grandi vittorie, né mie individuali nè condivise. Non sono nemmeno troppo tifoso, quindi anche lo scudetto della Roma non mi ha colpito molto. Quando ho sentito della liberazione di Kobane invece è stata un'emozione fortissima, la prima volta che ho sentito mia una conquista, una vittoria che appartenesse anche al mio campo, diciamo.

L'esperienza là, a contatto con le persone è stata una cosa assurda. Si tratta di una situazione che avevo letto sui libri e pensavo fosse in qualche modo montata dalla nostra fascinazione esotica per i posti lontani. Invece la rivoluzione del popolo Curdo, che mette al centro la liberazione della donna, l'ecologia, la ridistibuzione del reddito è una cosa vera. E non appartiene a un ceto politico o a un'avanguardia intellettuale che poi dà la linea al popolo dall'alto. Lì anche l'ultimo contadino analfabeta partecipa di questi valori ed è capace di farteli capire e di dirti cosa sta difendendo quando difende quell'esperienza. La cosa pazzesca è questa.

Com'è stata l'esperienza da Fazio penso si vedesse dal mio atteggiamento (ride). Per quanto riguarda l'accettare o meno l'invito che mi ha fatto il presentatore a tornare in trasmissione per un'intervista più strutturata, è qualcosa di cui non mi voglio prendere io la responsabilità, soprattutto per parlare di Kobane. Non ci sono andato come individuo o come reporter a fumetti, ma come partecipante a una campagna, che era quella di Rojava Calling. Quello che vorrei capire da loro è se pensiamo davvero che andare in tv a parlare di questa cosa può essere utile all'iniziativa al di là di quel che interessa a me come autore. Se ci andrò, ci andrò sotto mandato degli organizzatori, non per fare pubblicità a me o al mio lavoro.

Quello che posso dire è che in realtà vorrei tornare a Kobane a brevissimo. Mi piacerebbe partire il più in fretta possibile. Appena ho sentito della liberazione ho cercato di capire come fare, per andare a vedere la città adesso che è libera. L'esperienza mi ha confermato che noi Italiani non ci capiamo nulla di Islam, in generale, che sotto il cappello generico religioso ci sono centinaia di modi diversi di viverlo da parte delle persone.

Di nuovo grazie a Donald, autore anche delle foto a corredo di questo articolo, a Zerocalcare e allo staff di BAO Publishing.

Zerocalcare Como 2

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