Zerocalcare @ Alastor, Milano: il racconto

Zerocalcare ha incontrato i lettori per una sessione di firme alla fumetteria Alastor a Milano. C'eravamo anche noi

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Siamo stati all'incontro di ieri alla fumetteria Alastor, storico ritrovo e punto di riferimento all'ombra dei grattacieli di Porta Garibaldi a Milano. C'era Zerocalcare, che la sera prima ha presentato il suo nuovo volume alla Feltrinelli di Piazza Piemonte, per la gioia, ci dicono, di molti. E molti eravate anche ieri, in via Alessandro Volta e in quella girato l'angolo, dato che alle 17.00 la coda per l'acquisto del volume era già consistente.

Almeno duecento persone, ieri, per il giovane autore romano che ormai è stabilmente tra i più amati d'Italia. Si segnalano, in mezzo a molto appassionati di età compresa tra i 17 e i 30, un signore canuto a metà della coda (che deve essere giunto presto sul posto, data la posizione di privilegio) e un altro signore, brizzolato, professionalissimo nel suo completo elegante, uscito non si sa da quale ufficio meneghino per reclamare il suo disegno vergato sul momento da Zero.

Il quale giunge con anticipo rispetto alle ore 18.00 previste, sempre disponibilissimo, si pone al banchetto, saluta, chiacchiera schivo e quasi imbarazzato con i suoi fan. Che per lui, chiamarli fan, pensare di avere dei fan, dev'essere ancora strano, nonostante il successo travolgente dei suoi La profezia dell'armadillo e Un polpo alla gola.

La coda scorre. Ognuno acquista la sua copia. Variant cover o regular? Variant Grazie. Tenga il free drink. Gentilissimo. Disegno o firma? Firma con piccolo armadillo per tutti, disegno più elaborato e decisamente curato per i più pazienti. Hanno aspettato fino a sera decisamente inoltrata, con l'orologio che correva verso le undici, alcuni di voi. Per ribadire, se ce n'era bisogno, che i fumetti di Zerocalcare sono diventati un fenomeno di costume. Soprattutto giovanile, ma non solo. E per segnalare come questo trentenne capitolino sia, oggi, l'incarnazione di quel che il fumetto potrà e forse dovrà essere domani: perfetta integrazione di forma di comunicazione personale e prodotto editoriale; equilibrio dinamico tra la spontaneità della webstrip e la professionalità di uno degli autori più divertenti e dei disegnatori dallo stile più riconoscibile dai tempi di Leonardo Ortolani. Uno che ha avvicinato al fumetto un sacco di persone che, direbbe lui, "nun se lo cagavano manco de pezza". Per le cose che dice e come le dice.

Dodici sarà un successo. Il che non vuol dire per forza che ci sia piaciuto. Quello lo scoprirete oggi pomeriggio, nella recensione che stiamo preparando. Ma gli incontri milanesi degli ultimi due giorni dicono, prima dei dati di vendita che arriveranno presto, chi sia Zerocalcare. E quanto si sia meritato il successo che ha. Cercatevi qui sotto nelle foto. Che tanto, in un modo o nell'altro, ci siete anche voi.

[gallery ids="3681,3680,3679,3678,3677,3676,3675"]

Continua a leggere su BadTaste