Zack Snyder spiega come decide quali scene girare in slow motion
Il regista Zack Snyder spiega la sua strategia quando si tratta di girare le scene dei suoi film col suo marchio di fabbrica: lo slow motion
Uno dei tratti distintivi del cinema di Zack Snyder è l'utilizzo (giudicato smodato dai suoi detrattori) dello slow motion, detto anche ralenti. Ma come decide di utilizzare questo mezzo espressivo? È una strategia che adotta a monte, durante la fase di riprese, o in post-produzione?
Quello che non amo fare, e che non ho mai fatto e che cerco proprio di non fare, è rallentare qualcosa che è stato girato con un'altra frequenza di fotogrammi. Se ho girato qualcosa a 24 fotogrammi al secondo, non dirò mai "Oh, rallentiamolo, così sembra slow motion". L'unico motivo per cui abbiamo fatto una cosa simile nella sequenza di apertura di Watchmen è che non riuscivamo ad avere le cineprese adatte per girare ad alta velocità, e così abbiamo fatto un "fake slow motion". All'epoca non c'era la Phantom, si usava solo la Photo-Sonic. E quindi, per girare 1000 fotogrammi, facevamo recitare gli attori quasi al ralenti, è così che ce la siamo cavata sul set. Poi abbiamo modificato tutto con la computer grafica, per far sembrare tutto super lento.
Spesso giro comunque in slow motion, e decido dopo se riportare la scena a 24 fotogrammi al secondo. Magari non utilizzerò quei fotogrammi aggiuntivi, ma voglio assicurarmi di ritrovarmi a rallentare qualcosa che ho girato a 24 fotogrammi al secondo. Non lo farei mai, non mi piace l'aspetto delle scene rallentate così.
Ovviamente questo approccio sarebbe costosissimo girando in pellicola, ma anche in digitale non è low cost (la questione dello stoccaggio del materiale digitale non va sottovalutata).
Vi ricordiamo che Rebel Moon parte 1: Figlia del Fuoco uscirà il 22 dicembre su Netflix. In questa pagina trovate tutte le informazioni sul film.