Zack Snyder riflette sulla collaborazione con Warner: "Hanno scelto la persona sbagliata"

Zack Snyder pensa che forse, per quelli che erano i veri scopi della major, avevano ingaggiato l'uomo sbagliato

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Dopo il successo di 300, 65 milioni di budget per 456 milioni di dollari d'incasso nel 2007, Zack Snyder era diventato uno dei nomi più caldi in quel di Hollywood andando a confermare quello che di positivo era riuscito a fare, anche e soprattutto in termini commerciali, sol suo film d'esordio, quel remake del romeriano L'alba dei morti viventi che venne sceneggiato, fra l'altro, dall'attuale boss dei DC Studios, James Gunn. Per la Warner Bros, la casa produttrice di 300, era fondamentale far sì che i rapporti col filmmaker restassero stabili e solidi.

Il resto però è storia nota e travagliata. Una storia nota e travagliata che intreccia il suo destino con quello degli adattamenti cinefumettistici targati DC Comics arrivati al cinema da L'uomo d'acciaio in poi (ECCO I DETTAGLI).

Parlando con l'Hollywood Reporter, Zack Snyder ha avuto modo di riflettere sul suo rapporto professionale con la Warner spiegando che forse, per quelli che erano i veri scopi della major, avevano ingaggiato l'uomo sbagliato.

Non ho mai considerato il mio rapporto di lavoro con loro come se mi avessero affidato il compito di essere l'architetto della DC Comics. Per loro, dovevo creare un intrattenimento per la DC che doveva vendere giocattoli e doveva essere adatto alle masse e divertente per tutti. Ma quelle cose non m'interessavano. Mi piaceva Batman, mi piaceva Superman, volevo creare qualcosa di figo. Se volevano solo avere un prodotto, avevano scelto la persona sbagliata.

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FONTE: The Hollywood Reporter

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