YouTube raggiunge il miliardo di utenti al mese. Ma questo è niente...

Cosa c’è dietro il miliardo di utenti mese dichiarati da YouTube? Da dove vengono? Cos’è cambiato nella fruizione e cosa cambierà domani?

Critico e giornalista cinematografico


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Con fierezza YouTube ha rilasciato online la notizia di aver raggiunto il miliardo di contatti al mese, una cifra altissima, più o meno equivalente a dire che in media un utente di internet su due guarda YouTube.

Ma se il numero in sè è impressionante (e lo è), più impressionante ancora è il contesto nel quale YouTube è giunto a tale cifra.

Infatti secondo i periodici rapporti Comscore sullo stato del video in rete negli Stati Uniti (video in generale, non solo YouTube), questo ha subito una flessione molto significativa da Novembre in poi.

Dicembre, Gennaio e poi Febbraio sono stati mesi che hanno visto un continuo declino del totale video visualizzati negli USA, passando dai 39,9 miliardi di video visti di Novembre giù fino ai 33 miliardi di Febbraio. Un calo circa del 25% in tre mesi. Non poco.

La flessione è imputabile soprattutto al picco raggiunto a Novembre in occasione delle elezioni (momento in cui la produzione di video raggiunge vette imparagonabili) e al naturale sgonfiarsi dell’effetto Gangnam style (non solo il video che è arrivato a un miliardo di visualizzazioni da solo ma anche tutti gli altri che lo hanno parodiato e ripreso in diverse forme).

Che dunque ora YouTube dichiari la cifra record di un miliardo di utenti al mese significa che la crescita nel resto del mondo non solo ha compensato le perdite negli USA ma le ha anche di molto superate, iniziando quel mutamento di peso nell’economia della rete che sempre di più si attende, quando cioè il resto del mondo sarà più influente dei soli Stati Uniti.

Oltre a questo quello che sta succedendo a YouTube è un cambio di pubblico. Il sito la chiama “Generation C”, è una categoria di spettatori creata per vendere spazi agli inserzionisti. Cioè descrivendo e categorizzando il proprio pubblico in base al comportamento sulle sue pagine, YouTube conta di poter vendere meglio la pubblicità, e con Generation C identifica le persone tra i 16 e 23 anni (più o meno) che guardano, commento e uploadano video da diverse piattaforme, insomma i produttori e fruitori pesanti. Sempre secondo YouTube non solo sono cresciute nel totale le visite mensili ma la Generation C ha aumentato del 74% il numero di views dei video da cellulare, cominciando a quantificare e rendere tangibile un’altra tendenza annunciata da anni: lo spostamento della centralità del computer nella fruizione di video online.

Infine c’è un ultimo dato molto importante nel raggiungimento del miliardo: i video virali sono sempre più virali.

Mettendo a confronto tre meme molto recenti attraverso il nuovo filtro YouTube di Google Trends è possibile vedere come, di volta in volta, il video virale del momento raggiunga più persone e sia più visto, rielaborato, condiviso ecc. ecc.

Gangnam Style è stato più virale di Call me maybe e ora Harlem Shake (la cui corsa di certo ancora non è finita) è più virale di PSY.

 

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