Yellowstone: Wes Bentley svela come affronta la consapevolezza di interpretare il personaggio più odiato
Wes Bentley ha svelato come affronta l'impegno di interpretare il personaggio più odiato dai fan della serie Yellowstone
Wes Bentley interpreta nella serie Yellowstone il ruolo di Jamie Dutton, considerato in modo quasi unanime il personaggio più odiato dagli spettatori.
Sono stato orgoglioso per la maggior parte della mia carriera per la capacità di lasciarmi alle spalle il personaggio dopo essermene andato dal set, o come direbbe un atleta, per lasciarlo sul campo. Ma la tristezza di Jamie si diffonde nella mia vita, anche se non sono triste.
Sono davvero fortunato nell'avere una famiglia grandiosa e di essere a questo punto della mia vita, ma è sempre dietro di me, in un certo senso avvinghiandosi, specialmente mentre sto girando.
La moglie dell'attore, più volte, gli fa inoltre notare degli atteggiamenti che non approva, dicendo:
Stai permettendogli di venire a casa ora. Jamie sta venendo a casa e non lo vogliamo qui.
Taylor Sheridan, creatore di Yellowstone, ha parlato del personaggio affidato a Bentley spiegando:
Jamie è cattivo? In un attore meno talentuoso la risposta sarebbe facile, ma Wes ha creato un personaggio vulnerabile, onesto ed emozionante che permette al pubblico di capire le motivazioni dietro le sue azioni, anche se non si può mettere in discussione i gesti.
Il regista Stephen Kay ha aggiunto:
La sua capacità di farti provare rabbia nei confronti di Jamie è notevole, te lo fa odiare e poi ti spezza il cuore in contemporanea. Quel ruolo è così difficile, così ingannevole. Lo stiamo paragonando, fin dalla prima stagione, a Fredo in Il Padrino. John Cazale è uno dei migliori attori di sempre, quindi stai costruendo uno show con un Fredo ed è meglio affidare la parte a qualcuno che può interpretarlo.
Che ne pensate dell'interpretazione di Wes Bentley in Yellowstone? Odiate o apprezzate il suo personaggio?
Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.
Fonte: New York Times