Xbox One e il Giappone

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Il successore della 360 darà maggior importanza ai giocatori orientali?

Nel giro di due sole generazioni di console, Microsoft ha saputo diventare un imprescindibile punto di riferimento per l’industria videoludica. Il suo indiscutibile potere economico, unitamente a scelte strategiche oculate e spesso vincenti, sono stati i due ingredienti principali che hanno reso tutto ciò realtà e che danno ora la possibilità a Xbox One di giocarsela alla pari con Playstation 4 sin dall’inizio.

In tutti questi anni di successi e dati vendita sempre più rosei, la società creata da Bill Gates non è comunque mai riuscita a conquistare il Giappone e i cuori dei milioni di videogiocatori con gli occhi a mandorla.

Se in primo momento si vociferava addirittura che la prossima console Microsoft non avrebbe neanche varcato i confini nipponici, oggi è lo stesso Phil Harrison a sottolineare come l’azienda si impegnerà per riuscire là dove fin’ora ha sempre fallito:

“Non era nostra intenzione dare all’evento di presentazione dell’Xbox One un taglio esclusivamente occidentale. All’E3 vedrete prodotti rivolti a tutti i tre principali mercati videoludici e ci impegneremo maggiormente da qui in poi per proporre titoli adatti ad ogni regione del mondo.”

I motivi che avrebbero dunque spinto Microsoft a focalizzarsi a lungo sull’interazione tra Xbox One e TV sarebbero dunque squisitamente territoriali: visto che l’evento è avvenuto in terra statunitense, l’intenzione era quella di attrarre maggiormente il pubblico autoctono notoriamente affezionato al medium televisivo.

Se le cose stanno così è così sbagliato aspettarsi presto l’annuncio del sequel dello splendido Lost Odyssey? Anche se non siamo giapponesi, a noi la cosa ci renderebbe ugualmente molto felici.

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