Marvel: Ed Brisson saluta i New Mutants con le storie legate a X of Swords
Lo sceneggiatore Ed Brisson ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle storie dei New Mutants parte del crossover X of Swords
Ancora non ci è dato di sapere quali Homo superior usciranno incolumi dai duelli del crossover, ma sappiamo già che ad abbandonare le vicende di Dawn of X sarà almeno un autore, Ed Brisson. Con il numero #13, il capitolo di X of Swords realizzato assieme a Rod Reis, Brisson esce di scena: gli subentrerà, a partire dal numero successivo, Vita Ayala.
Brisson - X of Swords sarà un evento su una scala che credo sia molto rara alla Marvel. È qualcosa che non solo avrà implicazioni a lungo termine, ma affonda le radici nel passato e rivela molte cose su uno dei mutanti più potenti su Krakoa in modi che non abbiamo mai visto prima. È qualcosa che avrà un impatto duraturo sugli X-Men. So che si dice sempre in occasione di un evento, ma stavolta è vero. Lo giuro. Quindi, farne parte è molto entusiasmante, anche se segna la mia uscita dall'X-World.
È un momento dolceamaro, ma sono felice di lasciare la festa mentre la festa è ancora nel vivo. In poche parole, due dei Nuovi Mutanti dovranno scendere in guerra per Krakoa, ma mentre gli altri combattenti scelti sono impegnati altrove, in missioni pericolose per recuperare le loro spade, i Nuovi Mutanti rimangono su Krakoa perché hanno già le loro armi. Quindi devono solo attendere, e ognuno di loro elabora la battaglia imminente in modo diverso. Magik è pronta a scendere in guerra, come sempre, ma Doug lo è meno. Buona parte del primo capitolo è incentrato sulla sua ansia al riguardo.Non credo che la spada di Magik sia una sorpresa per nessuno: Illyana combatterà con la Spada dell’Anima. Tuttavia, con Cypher e Warlock le cose si fanno leggermente più complicate. Sembra che Warlock e Cypher siano permanentemente fusi sull'isola, anche se abbiamo intravisto in alcuni momenti che forse non è così. Warlock è vivo e vegeto, ma ha scelto di rimanere nascosto per qualche motivo.
Questa è la prima volta in Dawn of X che riveliamo che è proprio qui, e ora deve uscire allo scoperto per combattere con Doug in questa gigantesca guerra contro Arakko. Doug non è il più grande dei guerrieri, quindi è molto ansioso, ma Warlock è il più grande "amico di sé", e non lascerà che Doug affronti lo scontro da solo. Si sono già fusi in passato e questa è un'estensione di quelle fusioni: Warlock sarà la spada di Doug, e intende essere la migliore spada "amica di sé" che ci sia.
In questo ciclo di storie ho voluto trattare i Nuovi Mutanti come i figli di mezzo. Non sono più i bambini degli X-Men (e secondo me non lo sono più da molto tempo), ma non sono gli X-Men. Occupano quella corsia centrale dove a volte è difficile capire qual è il loro ruolo nel grande schema delle cose.
La mia missione iniziale era quella di usarli come una specie di Comitato di Accoglienza per Krakoa. Andavano giro per il mondo, raccogliendo mutanti girovaghi che altrimenti non sarebbero mai riusciti ad arrivare a Krakoa e li portavano a casa. Ma quelle missioni spesso comportavano delle complicazioni che i Nuovi Mutanti cercavano di completare da soli senza avvertire il resto di Krakoa (con vari gradi di successo).
Il motto che ho usato per gestire questo ciclo di storie, che credo Boom-Boom dichiari ad alta voce a un certo punto, è "Meglio chiedere perdono che chiedere il permesso". Non hanno intenzione di chiedere agli X-Men se possono fare qualcosa: fanno quello che pensano sia giusto e affrontano le conseguenze man mano che arrivano.
Fonte: Newsarama