X-Men: Tini Howard sulle conseguenze di X of Swords e i temi di Reign of X
La sceneggiatrice di Excalibur Tini Howard riflette sulle conseguenze di X of Swords e parla del futuro degli X-Men in Reign of X
Ovviamente, se le nazioni "regolari" possono pensare di ampliare i loro domini in modi più comuni, da quello economico a quello territoriale, i mutanti di Krakoa possono permettersi di esplorare frontiere ben più insolite: dallo spazio profondo di S.W.O.R.D. alle realtà alternative di Moira McTaggert, fino alle dimensioni della magia di Avalon e Altromondo.
Nel corso di una chat con gli X-lettori, la Howard ha rivelato in che modo Excalibur si prepara a evolversi in Reign of X e commenta gli ultimi sviluppi del gruppo, nell’aftermath di X of Swords:
Howard - In Reign of X vedremo la razza mutante espandersi in molte nuove arene, ma abbiamo appena visto che Altromondo ha dimostrato di non essere un posto così sicuro per i mutanti. Excalibur considera la protezione e la difesa del legame di Krakoa con il regno di Avalon una parte integrante del proprio ruolo.
In X of Swords abbiamo riportato in scena il Corpo dei Capitan Bretagna. Alcuni dei Capitan Bretagna che vediamo fare irruzione in scena li ho richiesti esplicitamente, al fine di piantare i semi di cose che accadranno poi, ma la super star esplosiva di quella scena è Pepe Larraz, che è andato ben oltre ciò che gli avevo chiesto e mi ha fornito davvero tanti spunti che mi hanno già ispirato alcune storie. Adoro Betsy-Dinosauro e anche Betsy-Cigno. Penso che sia stato Jonathan a suggerire un cigno, ma sono davvero impazzita quando ho visto cosa avesse realizzato Pepe. I cigni sono cattivi.Senza spoilerare la mia serie o creare troppe aspettative: per alcuni numeri vedremo molto Krakoa e scopriremo qualcosa di più sulla funzione di Excalibur sull'isola di Krakoa e all'interno del faro. È ormai assodato che Krakoa e Avalon siano più che alleati, a questo punto, sono regni gemelli, e questo è lo status quo. Così come il fumetto di Capitan Bretagna passò dal trattare del Capitano della Gran Bretagna ad argomenti come l’alterazione della realtà e il Corpo... anche noi faremo qualcosa di analogo.
Mi piaceva molto l'idea di perdere Apocalisse. Ha reso importante ogni parte della sua storia ed è stato uno degli elementi che ha davvero galvanizzato la storia per me e Jonathan: ci piaceva davvero l’idea che la storia finisse in quel modo, e ha reso il tutto davvero speciale.
Rictor mi è sembrato l’erede perfetto del vecchio stile di magia di Apocalisse. C'è una lunga storia culturale di figure solitarie, persone tristi, "prescelti" che si aprono maggiormente aperto al mondo spirituale o magico. Non penso che debbano essere sempre figure appariscenti che "parlano al cielo", penso che a volte significhi semplicemente che un ragazzo tranquillo con una depressione davvero grave trascorra molto tempo in uno stato emotivo nudo e crudo. È un ruolo antico e appagante: Rictor non è un individuo danneggiato, è soltanto destinato a un ruolo che non esiste più, ma che può essere ricreato per lui. Ed è così che ritrova il potere, grazie anche alla sua capacità di percepire il nucleo della Terra. I mutanti vivono su un'isola vivente, no? Anche questo è un elemento significativo.
Penso che sia inoltre importante distinguere il modo in cui noi, in quanto esseri umani, pensiamo alla magia dal modo in cui i mutanti sono in procinto di abbracciarla. Per gli umani la magia è una cosa antiquata da cui si sono perlopiù emancipati, ma abbiamo scoperto che potrebbe tornarci utile. I mutanti non hanno mai avuto questo tipo di cultura, quindi non hanno sviluppato una loro cultura magica. Ci sono finiti dentro in un momento di splendore, in uno dei periodi magici più intensi. Non si tratta di apprendere vecchi metodi dimenticati per lanciare palle di fuoco, ma modi nuovi e originali di unirsi che ridefiniranno i limiti di ciò di cui sono capaci come specie.
Fonte: AIPT