X-Men Legends: Fabian Nicieza e la sua storia di Adam-X in stile Luke Skywalker
Lo sceneggiatore Fabian Nicieza parla della sua storia per X-Men Legends che coinvolge il misterioso terzo fratello Summers: Adam-X!
L’invito dell’editor Mark Paniccia a scrivere la storia di Adam-X come racconto d’esordio per Legends è stata quindi l’occasione perfetta per consentire a Nicieza di chiudere il cerchio e di rendere giustizia alla sua creazione, coadiuvato dalle illustrazioni di Brett Booth.
Nicieza - Ho continuato a scrivere storie sui vari personaggi sporadicamente negli ultimi venticinque anni, da Gambit a X-Men Forever a Cable & Deadpool fino alla miniserie Secret Wars: Age of Apocalypse, quindi non avevo perso completamente la mano. La vera stranezza di questa situazione era la natura della serie stessa: nuove storie inserite nel canone al tempo della continuity originale, e il fatto che mi sia stato permesso (anzi, che mi abbiano persino incoraggiato) di scrivere finalmente la storia di Adam-X.
Si torna al mistero del fratello Summers. Il numero era solo un’invenzione della fanzine. Nei fumetti nessuno aveva mai parlato di "terzo fratello". Sinistro aveva detto fratelli, quindi potevano essere uno, due o 52. Per quanto riguarda l'attuale quarto fratello nella continuity, non ha alcun impatto sulla mia storia, perché la storia di Adam viene raccontata nel momento in cui avevamo progettato di raccontarla in origine, vale a dire prima che chiunque fosse a conoscenza dell’esistenza di Vulcan come personaggio.La mia storia è esattamente quella che avevo programmato di raccontare nel 1995. L’inizio, la parte centrale e la fine restano immutati. Poiché inizialmente avevo pianificato una miniserie di quattro numeri, questo significava 88 pagine di contenuto. I due numeri di X-Men Legends ammontano a cinquanta pagine, quindi ho dovuto tagliare qualche scena e accorciare alcuni dei momenti di "interludio" originariamente previsti. Questo ha accelerato il ritmo della storia, ma ha abbreviato alcuni dei momenti più tranquilli che volevo dedicare ai fratelli. I miei editori Mark Basso e Lauren Amaro sono stati fondamentali nell'aiutarmi a mettere assieme il tutto nel modo che funzionasse meglio. Quindi, forse la storia è un po’ meno tranquilla in alcuni passaggi, ma spero che il suo ritmo e la sua portata compensino la cosa in modo entusiasmante.
Ovviamente non sono più lo stesso scrittore di allora, quindi non cercando di imitare quell’epoca. Mi viene un po di reflusso acido solo a pensarci! Ho semplicemente scritto la storia tenendo a mente la sensibilità di quegli anni, senza necessariamente cercare di imitarli. Tuttavia, abbiamo applicato alcuni accorgimenti visivi, come ad esempio non usare le regole attuali dei locator caption per tornare allo stile dei banner caption, ma questa è stata più un'idea di Mark che mia. Mi viene chiesto spesso di scrivere storie nostalgiche per i supereroi mainstream, e capisco il perché, ma non è così che funziona il mio cervello, e non è necessariamente il genere di storie che preferisco raccontare.
La storia si concentra quasi interamente su Adam, Scott e Alex. E dal momento che la storia di Adam riguarda le sue origini Shi’ar, esploriamo nel dettaglio quel mito. Cosa mi ha entusiasmato? Il semplice fatto di poter lavorare su questi personaggi che finalmente interagiscono tra loro dopo tutto questo tempo, e mettere apertamente su carta quello che avevo soltanto accennato in modo nemmeno troppo sottile è stato divertente.
Inolte, tirare un sospiro di sollievo e sapere che la storia è stata raccontata, dopo che era stata presentata e affossata in modo così inetto tanti anni fa, mi fa esclamare: "Finalmente!" Considerando che per la maggior parte del mio X-servizio non sono mai stato in grado di dirlo, è stato bello scrivere questa sceneggiatura!
Nei racconti fuori continuity sei libero di fare qualsiasi assurdità ti venga in mente. Raccontare una storia in continuity pone invece dei limiti all’assurdo. L'ironia della storia di Adam, quando i lettori la vedranno, sta nel fatto che si conclude esattamente nel modo in cui avevo sempre programmato di lasciarla. Non dirò di più.
Quando Mark inizialmente mi ha chiamato, mi ha chiesto se fossi interessato a proporre una storia in due parti e una in una parte. Dato che ho già consegnato la sceneggiatura per numero autoconclusivo, direi che c’è senz’altro la possibilità di fare qualcos’altro in futuro. In tutta onestà, non so in quanta "esplorazione" di idee inutilizzate o piani interrotti mi sento di tuffarmi. Sicuramente avevo molto materiale sugli X-Men, ma valutando l'offerta iniziale di Mark mi sono reso conto che non ero necessariamente così entusiasta di tornare a raccontarle, nella maggior parte dei casi. Ma forse, se riusciamo a convincere Tony Daniel o Greg Capullo a disegnare un paio di numeri, ci sono alcune storie di X-Force che non mi dispiacerebbe rivisitare...
Volevo raccontare una storia divertente di un personaggio che pensavo fosse di scarso interesse, sia a causa dei miei fallimenti sia degli ostacoli a livello editoriale. L’ho sempre concepita come una grande, travolgente storia simile a quella di Luke Skywalker e, anche se abbiamo dovuto comprimere un sacco di dentifricio nel tubetto, penso che siamo riusciti a rendere giustizia alla storia di Adam e a mantenere ancora alcuni di quei grandi momenti. Penso che quando i lettori degli X-Men di quegli anni vedranno le illustrazioni di Brett Booth e Adelso Corona sentiranno un formicolio nei loro lombi che ricorderà loro i sogni adolescenziali.
Quando, vedendo le illustrazioni promozionali di Walt, ho saputo che lui e Louise Simonson stavano raccontando una storia di X-Factor che seguirà la nostra, su X-Men Legends #3, ho provato quella stessa sensazione. È molto divertente... e per me questo è l'aspetto più importante della serie: portiamo un po’ di dannato divertimento nei fumetti! Non sono mai stato uno che pensa che i super eroi dovrebbero starsene a guardare la pioggia fuori dalle finestre per sei numeri, quindi la miniserie sul Fenomeno e la storia di X-Men Legends sono i miei tentativi di divertirmi, nella speranza che se mi diverto io, si divertiranno anche i lettori!
[gallery type="thumbnails" columns="1" size="large" ids="301982,301997,297010"]
Fonte: Newsarama