X-Men: Jordan D. White parla delle peculiarità della formazione originale
In uno speciale appuntamento di X-Men Monday, l'editor delle testate mutanti Jordan D. White si è soffermato sui cosiddetti "5 Originali"
In una recente chiacchierata online con i lettori, White ha professato il suo amore per i cinque Uomini X originali – gli "O5", come li chiama lui – e ha parlato della natura speciale che accomuna quei personaggi, sia nelle storie classiche sia sulle ultime vicende che li hanno visti protagonisti, come il controverso "sfasamento temporale" che per qualche anno li ha trascinati nell’Universo Marvel del presente:
White - Probabilmente la mia storia preferita sui cinque X-Men originali è la graphic novel X-Men: Season One, alias X-Men: Uncanny Origins, perché sono stato abbastanza fortunato da lavorarci. Dennis Hopeless e Jamie McKelvie raccontavano la storia degli O5 che danzava tra le gocce di pioggia dei fumetti originali sfruttando al massimo la conoscenza dei personaggi che i decenni successivi avrebbero fornito.
L'arrivo dei giovani O5 nel presente è stata fantastica! Ma devo specificare che ritengo abbia funzionato perché è giunta a una risoluzione. Mi piacciono le storie dei viaggi nel tempo, ma divento molto puntiglioso quando le leggo: voglio che abbiano un senso logico in base alle loro stesse regole. Ci sono alcune parti della storia degli O5 sfasati temporalmente che logicamente non funzionano: ho lottato affinché le cose andassero diversamente ne La battaglia dell'atomo, a livello di viaggi temporali, ma sono stato prevaricato. In tutta onestà, la maggior parte del tempo la gente dice che esagero sulle leggi dei viaggi temporali perché gli autori vogliono solo raccontare una storia divertente che sfrutti i viaggi temporali, e non creare un rompicapo. Ma io provo molto fastidio quando i viaggi nel tempo non hanno un senso logico.Ma alla fine, credo che il tutto abbia funzionato. So che mentre i ragazzi erano nel presente, molti lettori tendevano a pensare "Sono due personaggi diversi!", ma io ho sempre assunto che fossero lo stesso personaggio, solo di età diverse. Sono felice che alla fine abbiamo trovato una soluzione: rispedirli nel passato con i loro ricordi soppressi... E consegnare quei ricordi alle loro versioni adulte alla fine. Credo sia stata una chiusura appropriata.
Cambierei qualcosa della formazione? Be', probabilmente toglierei di mezzo Angelo. I fan di Warren Worthington III mi scuseranno, ma è l’anello debole del gruppo. Un banale tizio ricco di bell’aspetto che può volare. Con chi lo sostituirei? Qui ho le idee meno chiare. Credo che la maggior parte dei mutanti più famosi andrebbe bene. Perché non inserire nella squadra una giovane Tempesta? Invece di essere venerata come una dea, potrebbe unirsi agli X-Men fin dall’inizio e dare a Scott del serio filo da torcere riguardo al suo status di comandante sul campo della squadra.Credo che gli O5 si sentano ancora una famiglia. Guardando quello che è successo di recente tra Hank e Jean in X-Force, direi che quel legame familiare speciale traspare alle radici del conflitto. Se Hank non fosse qualcuno a cui Jean vuole molto bene, credo che lo avrebbe disintegrato. Penso che i cinque condividano un legame profondo. Tutti gli X-Men sono una famiglia, ma quei cinque hanno qualcosa che va perfino oltre quel legame, e penso che qualunque cosa accada, proveranno sempre qualcosa di speciale tra loro.
Gli X-Men possono essere la famiglia che ti scegli, è sempre stato così... ma per come la vedo io, gli O5 sono dei veri e propri fratelli. Ognuno di loro può andare per la sua strada e trovare un suo posto nel resto degli X-Men, su Krakoa e nella vita, con amici e famiglie di loro scelta... ma sono dei veri e propri fratelli e sorelle che saranno per sempre legati tra loro anche se non interagiscono più regolarmente gli uni con gli altri.
Fonte: AIPT