X-Men, Jordan D. White: La sovraesposizione di Wolverine non è un problema

I sentimenti, le passioni, l'identità e i rapporti di Wolverine riassunti da Jordan D. White, che risponde alle domande dei lettori sul mutante più amato

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Ancora una volta, Jordan D. White risponde alle domande dei fan degli X-Men, e in questo caso agli interrogativi sul più amato e famoso dei mutanti. Stiamo ovviamente parlando del signor James Howlett, l'uomo che si fa chiamare Logan dagli amici e il cui nome di battaglia, Wolverine, è temuto da criminali di vario genere e natura.

Ecco cos'ha dichiarato il responsabile delle testate mutanti della Marvel:

Return of Wolverine #1, variant cover di Steve McNiven

La mia storia preferita? Santo cielo, avrei dovuto aspettarmelo, ma non ci ho pensato per tempo. Probabilmente la cosa più giusta è tornare alla miniserie di Wolverine firmata da Chris Claremont e Frank Miller. Ho la sensazione che rappresenti il momento in cui molto di quel che incarna l'essenza del personaggio sia stato scolpito nella pietra per sempre. Mi sarebbe piaciuto vedere i film catturare un po' di più quelle atmosfere. Menzione d'onore per Vecchio Logan, che trovo molto efficace. Quella doppia splash page è qualcosa di indimenticabile.

Credo che il film Logan sia stato davvero straordinario. Senza dubbio il migliore della saga degli X-Men, secondo me. Ho passato la maggior parte della proiezione con gli occhi pieni di lacrime per l'orrore, la violenza e l'emotività delle immagini. Detto questo, credo che Wolverine dia il meglio di sé quando è in gruppo con gli X-Men, quindi non penso che i suoi momenti migliori siano nelle sue storie in solitaria.

Sappiamo che molti sostengono che il personaggio sia sovraesposto e presente in troppe pubblicazioni. Ma credo che ci sia un modo piuttosto scientifico per determinare quando esageriamo in tal senso: se un titolo non aumentasse le vendite alla luce della presenza di Wolverine, significherebbe che la gente è stufa di vederlo. Dato che la cosa non è ancora avvenuta, direi che non siamo a quel punto. Però capisco che ci siano milioni di storie che lo coinvolgono e solo poche che vedono, ad esempio, Maggott protagonista. Quindi i fan di Maggott si chiedono come mai Wolverine porti via tutto questo spazio al loro eroe preferito. Credo di aver già espresso il concetto in varie occasioni e molti modi: Wolverine è più popolare, quindi compare in più storie, perché assicura più possibilità di farle funzionare presso i lettori. Il che lo rende ancor più popolare. Se non vi piace un personaggio gestito in questa maniera, capisco che la cosa vi faccia diventare un po' scontrosi, ma sono circa quarantacinque anni che Logan fa parte delle avventure principali degli X-Men, e ho la sensazione che non sparirà tanto presto.

Hunt for Wolverine #1, variant cover di Mike Deodato Jr.

Logan è una figura tragica e romantica, e credo che questo sia una parte importante del suo fascino. Il modo in cui si è arricchito come personaggio nel corso degli anni è impressionante, così come il conflitto interiore che lo anima. Un uomo con istinti animaleschi che combatte contro di essi, capace di creare legami affettivi fortissimi e pertanto terrorizzato dalla prospettiva di perdere chi ama. Si isola perché è quasi impossibile da uccidere e può riprendersi da quasi ogni ferita, ma è tormentato dal fatto che tutti coloro che gli vogliono bene siano in pericolo, spesso muoiano, soffrano quasi sempre. Ha delle emozioni fortissime dentro di sé e le nasconde sotto una facciata da duro. Ed è duro soprattutto per proteggere la profondità dei suoi sentimenti. Nel corso degli anni, questo lo ha condotto a situazioni molto diverse, al tentativo di essere un uomo migliore come a quello di abbracciare il suo istinto più violento e omicida. In lui ci sono molti aspetti della stessa personalità, ed è per questo che gli voglio bene.

Ho appena parlato del ruolo di mentore e figura paterna che spesso assume con gli editor che lavorano con me. Credo che Annalise Bissa abbia colto nel segno quando ha detto che tutto risale al rapporto che aveva un tempo con Kitty Pryde. Non è un mistero che siano i due personaggi preferiti di Chris Claremont, e credo che il rapporto che creò tra loro abbia dato vita a qualcosa di speciale. Wolverine era la figura paterna ruvida e Kitty la ragazzina degli X-Men che si presentava al mondo. La relazione tra i due appassionò i lettori e crebbe pian piano. Tutti gli altri casi simili sono stati costruiti su quella base. So che i fan di Jubilee detesterebbero sentirmi dire che è un rimpiazzo per Kitty, ma è così: ha rappresentato il nuovo punto di vista adolescente in un'era diversa, come Pixie e Armatura in epoche successive. Credo che tutte queste storie abbiano cercato di replicare l'atmosfera che c'era tra Kitty e Logan. Mentre, se parliamo dei personaggi, possiamo dire che Kitty ha fatto sì che Wolverine entrasse in contatto con una nuova parte della propria personalità, che ha inconsciamente ripercorso gli stessi sentieri con altre studentesse.

White ha parlato del rapporto tra Logan e X-23, che ne ha portato il nome per diverso tempo nel periodo in cui lui era dato per morto, entrando nei cuori di molti lettori come la Nuovissima Wolverine, per poi vedere il manto che aveva raccolto nuovamente restituito al "padre" genetico. L'editor riconosce il rischio insito in questa mossa, ma afferma un concetto: la scelta migliore è sempre investire sui progetti a lungo termine, ed è chiaro che in tal senso l'Artigliato Canadese originale sia un miglior contenitore dei temi e degli elementi che rendono Wolverine l'icona che conosciamo.

Quando Wolverine divenne un Avenger per la prima volta, la gente era indignata del fatto che un pluriomicida entrasse nella squadra. E credo che il fatto che sia diventato un membro amato e credibile sia una dimostrazione della sua incredibile popolarità. Quando un personaggio è abbastanza amato, la gente perdona le insensatezze e le contraddizioni pur di vederlo protagonista delle storie. Tutti amano Batman, ma è un tizio allenatissimo e intelligente costantemente coinvolto in storie che vedono universi al collasso e divinità malvage che tentano di distruggere il mondo. Una volta si limitava a gangster nei vicoli, ma la gente lo adora, e oggi, quando Superman, Wonder Woman e Lanterna Verde vengono trasformati in zombi, tutti pensano che non c'è da preoccuparsi, perché Batman li fermerà. Ecco il potere della popolarità.

Il vero amore di Wolverine? Difficile dire chi sia, per White: nessuna delle donne che abbiamo visto vicino a lui o anche solo oggetto del suo desiderio è convincente fino in fondo. Jean Grey è certamente la persona di cui lo abbiamo visto innamorato più a lungo, ma questo non significa niente. L'unica certezza è che Logan è un uomo con fortissime passioni.

Perché il ritorno al costume marrone? Ero stanco di quello giallo, tutto qui. Per un sacco di tempo glielo abbiamo visto addosso, e credo fosse l'ora di un cambiamento. Alla fine torna sempre a quello giallo, e credo che sia perché molte delle sue versioni modernizzate erano davvero belle. Era tempo di modernizzare anche quello marrone che, a quanto pare, è diventato un'alternativa validissima.

Ho deciso la cosa mentre Declan Shalvey era impegnato su Il ritorno di Wolverine. Stava disegnando alcune scene nella mente di Logan in cui appare con addosso varie uniformi, anche quella nera e grigia del periodo di X-Force. Quando la vidi, mi resi conto che quella era, sostanzialmente, una versione moderna del costume marrone, semplicemente con colori diversi. Ho realizzato una scandalosa ricolorazione del disegno di Declan e ho deciso che sarebbe diventato il nuovo riferimento per Pepe Larraz. Lui e Jonathan Hickman erano d'accordo, ed eccoci qui.

The Hunt for Wolverine #1, copertina di Steve McNiven

Fonte: Adventures in Poor Taste

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