X-Men: Jim Lee, Scott Williams e quella vecchia copertina "allungata" dalla Marvel

Scott Williams e Jim Lee svelano un nuovo retroscena legato al glorioso periodo in cui si occupavano dell'arte di Uncanny X-Men

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Anche a distanza di decenni, le storie degli X-Men del ciclo firmato da Chris Claremont e Jim Lee continuano ad affascinare e incuriosire, e gli aneddoti e le curiosità al riguardo sembrano non finire mai. L'ultima in ordine di tempo riguarda un segreto relativo alla copertina panoramica realizzata per Uncanny X-Men #275 da Jim Lee e dal suo inchiostratore di fiducia Scott Williams.

Pare che a seguito di un cambio di proporzioni applicato all'ultimo momento, nessuno dei due artisti sia stato in realtà coinvolto nella creazione della parte inferiore della versione finale.

La cosa è emersa nel corso di una discussione su Twitter relativa al numero in questione, quando Williams è intervenuto con il seguente commento:

Williams - Curiosità! Questa copertina è stata riproporzionata dalla redazione della Marvel prima di andare in stampa, quindi tutto ciò che è disegnato orizzontalmente in fondo alle tre copertine non è frutto della matite di Jim Lee o delle mie chine! Tutto quello che si trova dagli artigli di Wolvie in giù.

Lo stesso Lee ha poi risposto al tweet di Williams, confermando la cosa.

Williams ha poi fornito ulteriori spiegazioni condividendo una foto dell'illustrazione originale non colorata, che mostra una notevole area sbiancata nella parte inferiore:

Williams - Tutto quello che è disegnato sulla parte sbiancata è opera della redazione Marvel!

Uncanny X-Men #275, copertina di Jim Lee

Uncanny X-Men #275, scritto da Chris Claremont, illustrato da Jim Lee, inchiostrato da Scott Williams e Karl Alstaetter e colorato da Glynis Oliver e Joe Rosas fu pubblicato per la prima volta circa trent'anni fa, porta la data di aprile 1991 ed essendo un numero celebrativo, non solo è dotato di una copertina composita speciale, ma è anche lungo ben quarantotto pagine.

L'albo vinse inoltre l'ormai scomparso Eagle Award del 1990.

Fonte: CBR

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