X-Men: Giorni di un Futuro Passato: parla lo scenografo John Myhre
Durante la set visit a Montreal di X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Collider ha avuto modo di parlare con lo scenografo John Myhre del nuovo cinecomic di Bryan Singer...
Un anno fa, durante la set visit a Montreal di X-Men: Giorni di un Futuro Passato, Collider ha avuto modo di intervistare John Myhre, scenografo di questo ultimo cinecomic ma anche del primo capitolo di X-Men di Bryan Singer.
E' la prima volta che torno su uno stesso progetto. Ho lavorato al primo capitolo 12 anni fa ma non ai sequel. Bryan mi chiamò dicendomi "Ehi, sto realizzando questo film e voglio portare a bordo il team creativo del primo x-men".Alla fine è riuscito a riunire Tom Sigel (direttore della fotografia), Louise Mingenbach (costumista) e me. All'inizio avevamo praticamente tabula rasa. I fumetti ci sono stati molto d'aiuto perché volevamo essere fedeli al materiale originale ma abbiamo attinto anche molto dai nostri input e dalla nostra creatività.
Abbiamo tenuto molte cose ma ne abbiamo anche create di altre. Bryan non voleva cose già viste perché si tratta di un nuovo progetto. L'unico set che abbiamo ricostruito attingendo all'originale di 20 anni fa è il corridoio blu che porta a Cerebro anche se quando lo vedrete nel film avrà un look completamente diverso dall'originale perché il governo ha preso letteralmente il sopravvento quindi avrà un aspetto molto trascurato e "distrutto". E' stato un set molto divertente in cui iniziare le riprese. Dalla scenografia di X-Men: L'Inizio non abbiamo ricreato nulla. La cosa che mi era piaciuta molto di quel film era la ricostruzione degli anni '60 così ho cercato di ricreare la stessa atmosfera ma ambientandola dieci anni dopo.in quest'ultimo film è come se ci fossero due pellicole distinte. E' una cosa massiccia ed è il primo film di X-Men davvero epico. Abbiamo realizzato alcune scene con Patrick Stewart e Sir Ian McKellen e subito dopo hanno lasciato il posto alle loro versioni giovani [James McAvoy e Michael Fassbender]. Ci sono stati alcuni momenti in cui potevamo vedere il crossover proprio sotto i nostri occhi. E' stato molto emozionante.
Nel film sono presenti molte location internazionali tra cui Mosca, Parigi e Washingron DC:
Quando ho aperto la pagina della sceneggiatura in cui si parlava di Mosca mi sono venuti in mente circa 3 o 4 film degli ultimi 3 anni che mi hanno aiutato a visualizzare meglio la situazione. Mi sono venute idee molto interessanti ma non sono autorizzato a parlare di questo. Parigi era Parigi negli anni '70. Non abbiamo ricreato camere di alberghi, ci siamo soffermati sull'atmosfera del periodo. Abbiamo girato molto anche a Washington DC e anche in Cina. Abbiamo toccato quasi tutto il mondo.
Per il monastero sui monti della Cina ci siamo ispirati dai veri e propri monasteri cinesi situati di solito sulle scogliere. Non avevamo idea di come avessero fatto a costruire quelle splendide strutture in quegli ambienti così ostici. Volevamo che fosse qualcosa di speciale. Ci sono state molte rappresentazioni di monasteri nei film degli ultimi anni così ho iniziato a fare una lunga ricerca e ho trovato questi monasteri indiani scavati nella roccia. Nella nostra mente c'era una un monastero scavato in questa zona sacra. Abbiamo creato dei veri corridoi scavati nella pietra perché volevamo che sembrasse vera architettura asiatica. Abbiamo unito non solo l'arte cinese ma anche quella indonesiana e indiana. L'aspetto frustrante di quel set è che avevamo poco tempo per crearlo e poco tempo per girare. Davamo gli ultimi ritocchi con gli attori già sul set. Sono sicuro che Hugh Jackman ha ancora le suole delle scarpe sporche di vernice.
L'aspetto delle Sentinelle ha sempre affascinato tutti i fan della serie anche perché nel film ci saranno due versioni: quella degli anni '70 e quelle del futuro:
Quello che posso dirvi come designer è che anche per le Sentinelle abbiamo abbracciato davvero gli anni '70. Mi piace molto lo stile di quegli anni. Sono state la prima cosa che abbiamo progettato, le Sentinelle passate e quelle future. Per quelle passate è stato più complicato perché volevamo essere molto fedeli al periodo storico e ai fumetti. Dovevano avere una forma umanoide, una testa e delle braccia viola. L'idea che dovevano essere ispirate agli anni '70 ci ha aiutato molto.
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Nell'arco narrativo Giorni di un futuro passato del 1981, ambientato in un futuro alternativo distopico in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle e i mutanti vivono in campi di concentramento, un'adulta Kitty Pryde torna indietro nel tempo e impedisce un assassinio causato dalla Fratellanza che scatenerà una catastrofica isteria anti-mutanti. La trama alterna scene nel futuro e nel presente.
Tra gli attori confermati nel cast citiamo James McAvoy, Michael Fassbender, Peter Dinklage, Patrick Stewart, Ian McKellen, Nicholas Hoult, Jennifer Lawrence, Hugh Jackman oltre a Anna Paquin, Ellen Page e Shawn Ashmore.
Scritto da Simon Kinberg, X-Men: Giorni di un Futuro Passato uscirà il 22 maggio.
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