"X-Men creò un mostro": nuovi dettagli sul comportamento di Bryan Singer sul set della saga

Emergono nuovi dettagli sul comportamento discutibile di Bryan Singer sul set dei film degli X-Men e su come sia stato assecondato

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Quest'anno ricorrono i 20 anni dall'uscita di X-Men nei cinema di tutto il mondo, e per celebrare questa ricorrenza l'Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo articolo incentrato sul comportamento del regista Bryan Singer, che causò molti problemi durante la produzione dei film della saga da lui diretti e rischiando addirittura di far saltare del tutto il secondo film dopo un incidente occorso sul set.

Il sito cita le testimonianze di alcuni membri della troupe, che raccontano come durante le riprese di X-Men 2 vi fu un grave incidente causato presumibilmente da negligenza sul set e dal fatto che Singer e altri membri della troupe erano completamente fatti dopo aver preso dei narcotici.

Pare che il produttore Tom DeSanto abbia chiesto alla produzione di interrompersi temendo che qualcuno potesse farsi male dopo aver appreso che Bryan Singer non era in sé, ma il regista ignorò la richiesta e continuò a girare. E così, durante le riprese di una sequenza sull'X-Jet in cui erano presenti tutti i protagonisti tranne Ian McKellen, vi fu un incidente nel quale Hugh Jackman rimase ferito. La scena doveva essere girata il giorno successivo, alla presenza di un coordinatore degli stunt, ma Singer volle anticiparla e il risultato fu che la produzione dovette essere sospesa dal produttore Ralph Winter e l'intero cast minacciò di lasciare il film per protesta contro l'atteggiamento del regista. Secondo l'Hollywood Reporter, la Fox si schierò dalla parte di Singer, allontanando DeSanto. Il sito racconta che a quel punto tutti i protagonisti (meno McKellen e Rebecca Romijn) andarono nella roulotte di Singer e minacciarono di andarsene se DeSanto fosse stato davvero allontanato. In quell'occasione Halle Berry pronunciò le famose parole "puoi baciare il mio culo nero", frase spesso citata in passato ma mai contestualizzata.

Un dirigente coinvolto nella produzione della saga degli X-Men spiega che fu lo scarso interventismo della Fox a permettere a Singer di continuare ad avere comportamenti poco professionali (che gli sono costati anche alcune cause per molestie) nel corso degli anni:

Il suo comportamento era davvero poco professionale. Lo abbiamo assecondato durante la produzione del primo film, e poi durante la produzione del secondo, e così via. Questo ha creato un mostro.

Singer, quando uscì il primo X-Men, aveva 34 anni e dimostrò alla Fox che nonostante il suo comportamento imprevedibile era un autore in grado di generare un mucchio di soldi per lo studio, aprendo la strada ai moderni cinecomic che ancora oggi dominano la scena al box-office. Tom Rothman, all'epoca chairman di Fox Filmed Entertainment, ricorda perchè il regista divenne così potente:

X-Men fu pionieristico. Dovete ricordarvi che non era ancora uscito Spider-Man. Era il primo grande adattamento Marvel a conquistare il grande pubblico. Trattava tematiche come la discriminazione e l'alienazione con grande serietà, eppure era un film d'azione commerciale.

Lauren Shuler Donner, produttrice navigatissima che ha supervisionato l'intera saga, ammette che esiste un atteggiamento sistematico a Hollywood:

Il mondo del cinema è un mondo strano. Rendiamo onore al talento e alla creatività, perdonando persone che riteniamo brillanti. Inconsciamente, ignoriamo qualsiasi cosa facciano e ci limitiamo a dare visibilità al loro lavoro, in questo modo però li assecondiamo.

Nell'articolo si ricorda come all'epoca delle riprese di X-Men un giovane Kevin Feige fu incaricato da Lauren Shuler Donner di assicurarsi che qualcuno tenesse d'occhio il regista. La produttrice finì per non partecipare alla premiere del film per la frustrazione:

Era sempre nervoso, sembrava sempre insicuro, come capita a molti. Ma il suo modo di reagire era attraverso la rabbia, urlava a tutti sul set. Oppure se ne andava e fermava le riprese della giornata. Il punto è che è un regista molto intelligente e di talento, per questo abbiamo sempre tollerato questo comportamento, cercando di calmarlo. Se non fosse così fuori di testa sarebbe davvero un grande regista.

Un portavoce di Bryan Singer smentisce categoricamente che sia avvenuto l'incidente sul set di X-Men 2 citato dall'Hollywood Reporter. Ma già ai tempi del primo film lo stesso regista ammetteva di prendere antidolorifici per un problema alla schiena, e negli anni sono parecchie le testimonianze che parlano dei suoi problemi di dipendenza dai farmaci, in grado di condizionare il suo umore e di farlo arrivare spesso in ritardo sul set. Singer, lo ricordiamo, è stato accusato varie volte di molestie e, sempre per via del suo comportamento erratico, è stato licenziato dalla produzione di Bohemian Rhapsody a poche settimane dalla fine delle riprese.

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