X-Men: Chris Claremont parla del suo ritorno a Giorni di un futuro passato
Un volume di lusso dedicato agli X-Men è l'occasione per un prequel di Giorni di un futuro passato firmato Chris Claremont e Salvador Larroca
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
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Claremont - Dalla Marvel mi hanno chiamato per illustrarmi il prodotto e mi hanno comunicato, dopo una breve chiacchierata, che avrebbero voluto una storia degli X-Men di venti pagine da aggiungere alla struttura complessiva del volume. Ed io ho detto che mi sarebbe piaciuto.
Oggigiorno, il budget a disposizione degli editori è sempre più ristretto, quindi si investe soprattutto sulle serie che hanno un lungo sviluppo e c'è sempre meno spazio per ciò che invece si colloca fuori dal seminato, a prescindere da quale sia il potenziale dell'idea. Ovviamente, la mia idea di questo potenziale potrebbe essere sostanzialmente diversa da quella degli uffici della dirigenza.
L'ambiente è diventato sempre più complesso per quanto riguarda la possibilità di proporre qualcosa di nuovo e il margine di errore è molto, molto inferiore rispetto a un tempo. Quindi è molto più semplice, per me, aspettare che sia la Marvel a contattarmi con qualcosa già in mente e creare in risposta. Sin qui, ha funzionato bene sia per me che per loro.
Aggiungiamo una storia, o un capitolo della saga, che inserisce Giorni di un futuro passato in un contesto un po' più contemporaneo. Permetterà a chi conosca già la storia originale di scovare degli elementi che in qualche modo lo sorprenderanno, che non aveva considerato prima e che io non avevo ancora avuto occasione di approfondire. Credo che ci siano delle cose interessanti in questo inedito e che Salvador Larroca abbia fatto un lavoro straordinario sulle matite. Vi daremo una prospettiva molto più ampia sugli eventi che hanno portato a Giorni di un futuro passato.
Attenzione: non si tratterà però di idee mai utilizzate e che Chris Claremont teneva in qualche modo nel cassetto, ma di concetti a cui ha dato vita appositamente per questa iniziativa. Per quanto, alla luce di alcune delle dichiarazioni che ci ha rilasciato a Lucca poco più di un anno fa, siamo certi che Claremont rimugini spesso sulle trame degli X-Men abbandonate quasi tre decenni fa.
Claremont - L'idea di base è che Rachel Summers sia consapevole, per quanto si ricordi, di essere l'unica figlia di Scott e Jean. Solo che, quando torna indietro nel tempo, scopre che suo padre è sposato con Madelyne Pryor e che il loro primo figlio è un maschio. La storia cui è approdata non è quella che conosceva e ricordava. Pertanto abbiamo già ramificato la linea temporale in maniera importante. Se volete spiegazioni, tornate a vedervi la scena di Avengers: Endgame in cui L'Antico e Bruce Banner dialogano e definiscono il modo in cui funzionano le linee temporali e come sistemarle.
Ebbene, in questo caso la storie si è evoluta in una direzione diversa da quella originaria e continua a farlo. Quindi, come sempre succede nelle storie a fumetti, ci si chiede cosa fare al riguardo. Il ritorno al passato e il tentativo di capire cosa abbia causato questi cambiamenti cui assisterete vi faranno esplodere il cervello.
Il volume Marvel Made Paragon Collection dedicato alle storie di Claremont costa ben duecento dollari. Interrogato sull'effettivo valore dell'antologia e sulla proporzionalità del suo prezzo, lo sceneggiatore ha risposto così.
Claremont - Se fossi un semplice lettore, mi piacerebbe molto vedere un volume del genere dedicato al Daredevil di Frank Miller. Il film con Ben Affleck era molto carino. La serie TV mi è piaciuta molto, ma rappresentano davvero il massimo a cui ci si può spingere con i personaggi di Matt ed Elektra? Oppure vorrei vedere in questa forma il Thor di Walt Simonson. Se c'è una storia a fumetti che meriterebbe un'edizione così di lusso è proprio quella.
L'idea di queste compilation in formato qualitativo così elevato, considerato quanti e quali talenti abbiano lavorato alla Marvel per cinquanta o sessant'anni, mi pare proporzionata alla qualità di quegli autori e delle loro storie. E il motivo è che mi piacerebbe vedere più storie mie in questo formato perché... oh, al diavolo... perché mi piacerebbe! Non siamo certamente privi di ego.
Fonte: IGN