X-Men: Apocalypse, Oscar Isaac sul senso e sulla filosofia dietro Apocalisse
Oscar Isaac torna a parlare del suo personaggio in X-Men: Apocalypse e della sua preparazione per il ruolo
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In una nuova intervista con Esquire, Oscar Isaac ha parlato della sua preparazione per il ruolo di En Sabah Nur in X-Men: Apocalypse di Bryan Singer.
Il film sarà ambientato 10 anni dopo i fatti di Giorni di un Futuro Passato (gli anni ottanta), e vedrà il ritorno di James McAvoy, Rose Byrne, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Evan Peters e Nicholas Hoult. Tra le new entry, Oscar Isaac (Apocalisse), Alexandra Ship (Tempesta), Ben Hardy, Tye Sheridan (Ciclope) e Sophie Turner (Jean Grey).
Scritto da Bryan Singer assieme a Dan Harris e Michael Dougherty (X-Men 2), X-Men: Apocalypsearriverà il 26 maggio 2016.
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L'attore, che vedremo prossimamente in Star Wars: Il Risveglio della Forza, ha parlato nello specifico del suo serissimo approccio al ruolo.
Cerco sempre di trovare qualcosa che renda il personaggio interessante. Nel caso di X-Men, tutto risale ai motivi che hanno spinto [la fumettista] Louise Simonson a creare il personaggio di Apocalisse: le fu chiesto di inventare un nuovo super-cattivo e quindi lei pensò: "Bene, darò vita al Secondo Avvento con i Quattro Cavalieri e tutto il resto". È roba fottutamente spaventosa, quindi mi incuriosisce tanto. Qual è l'espressione filosofica dietro l'apocalisse? Apocalisse viene dal greco, sta per 'Rivelazione'.
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