X-Men '97: Beau DeMayo rompe il silenzio dopo lo scioccante quinto episodio e conferma il suo cameo

Lo showrunner Beau DeMayo ha rotto il rilenzio dopo il suo licenziamento per parlare del quinto, scioccante episodio di X-Men '97

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Spoiler Alert

Beau DeMayo, showrunner di X-Men '97 licenziato dalla serie pochi giorni prima del suo debutto, ha rotto finalmente il silenzio in cui si era chiuso dopo il suo addio. Lo sceneggiatore lo ha fatto in occasione del lancio del quinto episodio, "Ricordalo", su Disney+: una puntata tragica alla fine della quale la nazione di Genosha viene colpita da un terribile e devastante attacco di una Sentinella a tre teste e sia Magneto che Gambit sono morti (sicuramente Gambit, Madeline Pryor e Moira MacTaggert lo sono, mentre non è da escludere che Magneto in qualche modo torni).

DeMayo ha scritto su Twitter di aver progettato appositamente la serie in modo da sconvolgere tutti i fan:

Il mio piano era che la prima metà della stagione avrebbe fatto sentire il pubblico della serie originale come se si trovasse in un momento storico pre-11 settembre, ricco di nostalgia e comfort. Poi doveva avvenire un evento simile all'11 settembre, o a Tulsa o ad altre tragedie di massa, che avrebbe ribaltato tutto ricordandoci di quanto il mondo non sia sicuro...

DeMayo ha anche evidenziato la trama di Jean Grey:

Non dimenticate che Jean ora affronta una dissociazione della memoria e una crisi d'identità non troppo diversa da quella che affrontano le vittime di violenza sessuale. La frase di Sinistro, "la tua mente, il tuo corpo, non hai scelta" è emblematica. La sua violenza, il suo decidere di non dire quando si scambiano, l'ha messa contro la sua stessa mente.

In un altro post, lo showrunner ha spiegato che il quinto episodio "è solo l'inizio" e di aver messo tutto se stesso negli ultimi tre episodi della stagione (8-9-10). DeMayo ha poi confermato il suo cameo in una scena della puntata:

Beau DeMayo: "La puntata era al centro della mia proposta per la serie alla Marvel"

DeMayo ha poi scritto un lungo resoconto dedicato alla puntata, spiegando di voler rompere solo momentaneamente il suo silenzio per rispondere ai fan:

L'episodio 5 era al centro della mia proposta per la serie alla Marvel nel novembre del 2020. L'idea era che gli X-Men affrontassero lo stesso viaggio che abbiamo dovuto affrontare tutti noi che siamo cresciuti con la serie originale, quando eravamo bambini negli anni novanta. Il mondo ci sembrava un posto sicuro, in cui Tempesta poteva commentare che il razzismo per il colore della pelle era qualcosa di "pittoresco". Per la maggior parte di noi il mondo era un posto semplice diviso tra bene e male, dove le domande su identità e giustizia sociale avevano risposte relativamente chiare e nette.

Poi è avvenuto l'11 settembre e il mondo si è rivoltato contro se stesso. Non era più un posto sicuro. I movimenti populisti dal basso hanno iniziato a prendere forza in giro per il mondo, mentre un'intera nazione cercava di affrontare il trauma collettivo e la divisione tra le sue varie correnti demografiche così diverse tra loro. Ancora oggi subiamo gli effetti di tutto questo, e sono stati solo esacerbati da altri traumi collettivi come il COVID e varie recessioni.

Personalmente, l'11 settembre è stato anche quando ho fatto coming out con la mia famiglia e mi sono reso conto che non tutti mi avrebbero accettato. È stato quando sono andato al college e mi sono reso conto che certi gruppi mi evitavano, o che un Supercuts di Tallahassee non voleva tagliarmi i capelli perché non facevano "tagli etnici". La realtà, come scopre Jubelee nel quarto episodio, è molto reale e molto spaventosa. Questa cosa succede a molte persone. Avevamo figli, avevamo lavori importanti. Improvvisamente, non bastava per sopravvivere. Avevamo responsabilità, e persone la cui sopravvivenza dipendeva da noi che si assumevano queste responsabilità... Stavamo crescendo.

Quelli come me guardavano i vecchi episodi della serie originale per stare meglio e tornare indietro mentalmente a quell'epoca. Dio sa quante volte l'ho fatto durante il COVID. Ma come Roberto avverte Jubilee, è pericoloso vivere nel passato e sguazzare nella nostalgia. È pericoloso non lasciare andare chi pensiamo che siamo, come imparano Ciclope e Jean. Diventiamo stagnanti, e pericolosamente inconsapevoli di un futuro che non siamo riusciti a prevedere.

Sì, sembrava che la storia di Gambit sarebbe andata in una direzione precisa. Abbiamo scelto il crop top apposta. E anche quando si leva la t-shirt. C'è un motivo per cui lui dice a Rogue che chiunque avrebbe danzato con lei avrebbe sofferto, anche se alla fine non sarebbe stato lui. Ma se eventi come l'11 settembre, Tulsa, Charlottesville, o il Pulse Nightclub ci hanno insegnato qualcosa, è che troppe storie vengono interrotte troppo presto. Andavo spesso al Pulse. Era il mio club. Ho così tanti bei ricordi di quel posto. Era, come Genosha, un posto sicuro per me e per tutti quelli come me, per ballare, ridere ed essere liberi.

Ho pensato molto a questa cosa mentre creavo questa stagione e questo episodio, e a come la comunità gay di Orlando ha lavorato per guarire dopo quell'evento.

Come molti di noi che sono cresciuti guardando il cartoon originale, gli X-Men ora sono stati colpiti duramente dalla realtà di un mondo adulto e non sicuro. È la vita. E loro, come noi, dovranno decidere a quali parti di loro stessi aggrapparsi e quali lasciare andare, in modo da fare ciò che hanno detto di fare all'umanità: affrontare un futuro incerto che non avevano previsto. Come Trask ha detto a Ciclope nella premiere: "Non hai idea di cosa significa essere lasciati indietro dal futuro". Ora gli X-Men lo sanno, e come ciascuno di noi, dovranno capire se questo è un momento di giustizia sociale o - come ha detto Magneto al processo - di guarigione collettiva.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Trovate tutte le notizie su X-Men '97 nella nostra scheda.

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