X Factor Italia 12: seconda fase dei Bootcamp
Ecco cosa è successo nella serata di ieri di X Factor
Dal pubblico qualcuno le grida “Mara sei fighissima”, lei si volta sorridendo e risponde “Grazie, non è vero però fa bene all’anima” e a noi fa altrettanto piacere vedere questa professionista all’opera.
Niente sedia neppure per il trapper Federico che nella prima fase di audizioni aveva intrattenuto con il suo rap e gamberetti, ma per Fedez è uguale ad altri mille mentre Agnelli non trova interessante ciò che dice. Il ragazzo ci rimane malissimo, prova a ribattere giustificando la scelta del suo brano con la precisa volontà di non portare un pezzo che fosse peso, ma Mara concorda con gli altri giudici e lo saluta. Una sedia attende il rapper Anastasio che pur ricordando molto il più noto collega Clementino, ha una forte personalità e la sfacciataggine di riscrivere un pezzo sacro come “Generale” di De Gregori, senza snaturarlo ma interpretandolo in una maniera che travolge e fa balzare ancora una volta in piedi tutta la platea. E come prevedibile fin dalla prima puntata di Audition, va dritto agli Home Visit anche il sedicenne Emanuele, voce adulta e piena che piace tanto alla giuria e al pubblico.
La band dall’aria molto british con tanto di frontman stralunato dei Red Bricks Foundation si aggiudica il posto a sedere e non lo molla più. In the loop, duo elettronico che nelle ultime fasi delle audizioni aveva incantato con una cover di Modugno riproposta in chiave elettronica, ritenta il colpaccio con una rilettura di “Black hole sun” dei Soundgarden, pezzo che in un primo momento soddisfa ma che poi non regge il confronto con l’esibizione molto affascinante dei Bowman e della cantante Leyla che seduce tutti regalando al terzetto un posto tutto loro che li porta già ad un passo dal live show. I Kafka Sui Pattini con un rifacimento “rabbioso” di un pezzo di Jovanotti, per un attimo sembrano avercela fatta, ma poi devono definitivamente cedere la sedia ai Moka Stone, quelli con il cantante biondo che per Fedez è identico a Salmo.
E dev’essere dura, come succede ai Carousel 47 sapere che l’ultima parola ora ce l’ha lo stesso giudice che nella fase precedente ti ha scartato senza riserve.
“I pregiudizi non fanno parte di me, sono pronta a cambiare idea” dice Asia, ma poi non si ricrede, questi ragazzi non la convincono, quindi “peace&love”, ma per loro, X Factor termina qui.
Scarso successo anche per i Bagles and Wine, nome improbabile a parte, per Manuel Agnelli i due non hanno presenza sul palco, Asia cerca carisma e capacità di tenere la scena e questi ragazzi non fanno al caso suo.
È il turno dei Moinè che osano presentarsi con una cover di “Amore che vieni, amore che vai”, evidentemente senza immaginare che la loro scelta possa urtare, e non poco, la giuria. Asia li ascolta senza riuscire a mascherare un’espressione schifata, la Maionchi alza gli occhi al cielo in segno di rassegnazione perché la versione elettro milonga e il canto disperato della frontwoman poco c’azzeccano con la leggerezza con cui De Andrè interpretava i suoi brani. La Maionchi sbotta “Perché questa roba da buttarsi sotto il treno?” e si dà anche una risposta “Perché non ascoltate l’autore”. Agnelli si sente magnanimo e spiega a questa band esordiente che quando un testo è intenso, aggiungere intensità all’ interpretazione, sortisce l’esatto effetto contrario. Auguriamoci che facciano tutti tesoro di questo prezioso consiglio per il futuro.
Alla domanda rivolta ai Seveso Casino Palace “Qual è il vostro obiettivo in questa fase del talent?” la cantante prontamente risponde “Vogliamo alzare il livello e fare venire giù il palazzetto (n.d.r. il Forum ) che ci ospita”. Non si può dire che non abbiano le idee e che non raggiungano il loro intento. La voce graffiante della leader della band assicura una standing ovation, l’applauso di Agnelli e un posto sulla sedia, che nessuno potrà levare. La fortunata cinquina si completa con gli Inquietude e la loro originalissima versione di Anna di Lucio Battisti, che sorprende piacevolmente la Maionchi, manda in confusione Agnelli ma ha la totale approvazione della giudice dei gruppi. Gli Inquietude prendono il posto degli Akira Manera, duo simpatico e divertente ma evidentemente non adatto al live show.
Gli Home Visit potrebbero riservare sorprese, di certo sarà l’ultima volta che vedremo Asia Argento all’opera perché poi dalla settimana successiva il terzetto di band da lei scelto per il live passerà nelle mani di Lodo Guenzi, neo designato quarto giudice, un nome che girava da tempo e che solo qualche giorno fa è stato ufficializzato da Sky. A lui l’arduo compito di non fare rimpiangere giudice Asia, la prima, ma sfortunata, vera rivelazione di questo anno.