X Factor 10, le audizioni: Manuel Agnelli esulta davanti alle Coraline
Ieri sera è andata in onda, su Sky Uno, la terza e 'quasi ultima' puntata di X Factor 10 dedicata alla prima parte delle audizioni
Possiamo subito dire che le quote rosa per ora non si discutono. Tra i concorrenti che si sono aggiudicati l'accesso ai Bootcamp, largo alle ragazze e riconferma della chitarra come amuleto-lasciapassare allo step successivo. Tra le più brave abbiamo individuato Alessandra, giovane siculo-capoverdiana che, come un moderno menestrello, ha presentato un suo brano, una toccante storia cantata che ha subito convinto all'unisono i quattro giudici.
Chitarra vincente anche per le nostre preferite della puntata, le Coraline, gruppo composto da tre sorelle, Salomè, Elettra e Rebecca - accompagnate da mamma, papà e tre fratelli, dagli inusuali nomi di Robin, Dakota e Anakin - che hanno proposto una versione acustica di un brano del gruppo nu metal dei Korn, entusiasmando Manuel Agnelli al punto da farlo balzare in piedi ed esclamare: "Finalmente siete arrivate, stavo aspettando un gruppo come voi". Forse è presto per azzardare pronostici, ma vediamo già le Coraline tra i finalisti di questa edizione.
Tra i ragazzi hanno passato il turno(entrambi con chitarra d'ordinanza) anche Gabriele e poi Federico, giovane riminese migrato a Roma, dove fa l'artista di strada, che ha cantato un inedito dedicato alla mamma e definito subito da Agnelli "paraculo".
Seria perplessità sui quattro sì conquistati dalle Filettes, simpatico ma improbabile duo composto da cantante e ballerina, entrambe di mezza età e decisamente non all'altezza di accedere alla fase successiva. Forse anche i giudici si vogliono divertire un po'. Tuttavia, sebbene Arisa in questo terzo appuntamento serale si sia dimostrata più buona che mai, spesso destando evidente stupore nei suoi colleghi, siamo certi che non rivedremo Silvia, sirena cosplayer dai capelli turchini, e neanche una saltellante biondina manga-style. Così come non avremo più il piacere, si fa per dire, di vedere la band di pessimi imitatori dei Muse, o il cappellaio matto Nicolò che, a dirla tutta, ci ha ricordato tanto tanto un giovane Gianluca Grignani reduce da una brutta serata.
E se Arisa è stata la fatina buona della serata e Manuel Agnelli si struggeva perché non riusciva ad essere caustico come al suo solito, Alvaro Soler stavolta si è messo in luce tirando fuori grinta e severità, dispensando no a profusione, ma ottenendo sempre maggiore stima da parte degli altri tre colleghi che lo ritengono professionale e molto competente.
Il premio del più antipatico e improponibile di questa terza tranche di audizioni è stato vinto ex aequo da tale Mr. Facciolla, un aspirante sedicente rapper arrivato sul palco omaggiando i giudici di gadget, t-shirt e cappellini raffiguranti il suo logo, e dall'insopportabile Simone, ragazzotto giunto ai provini in compagnia della fidanzata e del maestro di canto. Codesto giovane, fastidioso saputello dalla voce sgraziatissima, ha cercato di convincere i giudici della sua bravura vantandosi di conoscere tutte le tecniche di utilizzo delle corde vocali, tra cui la famosa spinta della cricoide... dite la verità che in quel momento siete corsi tutti a googlare! In ogni caso, quattro no secchi per entrambi ed un arrivederci a mai più.
Giunti a questo punto possiamo notare che in questa decima stagione non si fanno sconti a nessuno, i giudizi di Manuel Agnelli, Arisa, Alvaro Soler e Fedez sono solitamente omogenei, a parte casi singolari, e la parola d'ordine rimane qualità. Si cerca qualcosa di nuovo e originale, che possa essere non solo una rivelazione per il mercato discografico, ma magari anche un prodotto esportabile all'estero.
X Factor adesso, parafrasando una nota réclame di un pittoresco personaggio, non vende più solo sogni, ma cerca di costruire solide realtà.