"Sarebbe stato un po' come The Last of Us": David Fincher parla del sequel mai girato di World War Z
Per David Fincher è stato un bene che World War Z 2 non sia stato fatto perché avrebbe esplorato in modo meno approfondito le tematiche di The Last of Us
Nel 2019 pareva che il sequel di World War Z fosse pronto a partire con David Fincher dietro alla macchina da presa e Brad Pitt, di ritorno nei panni del protagonista dopo il film del 2013, davanti. Le riprese avrebbero interessato la Thailandia, la Spagna e la Georgia.
Complici gli impegni stampa per The Killer, il suo nuovo film in arrivo a novembre su Netflix, David Fincher ha parlato un po' del sequel di World War Z che non ha più girato spiegando che, tutto sommato, è andata bene così: era difatti concepito in maniera simile a The Last of Us e si proponeva di fare delle cose che, però, la serie tratta dal videogame di Neil Druckmann ha fatto in modo più approfondito.
Sarebbe stato un po' come The Last of Us. A conti fatti sono contento di non aver fatto quello che avevamo in mente di fare, perché The Last of Us ha avuto molto più spazio a disposizione per esplorare le stesse tematiche. Nei nostri crediti di apertura avremmo usato il piccolo parassita. Lo hanno usato anche nella loro sigla e ne discutono nel meraviglioso prologo con il talk show in stile Dick Cavett e David Frost.
Questa la scheda della serie TV di The Last of Us.
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FONTE: GQ via Variety