WonderCon: Brian Bendis e Mike Oeming commentano la serie tv di Powers

Brian Michael Bendis, Michael Avon Oeming, lo sceneggiatore Charlie Huston e membri del cast parlano della serie tv di Powers alla WonderCom di Anaheim

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

L'ultimo giorno della WonderCon, la convention fumettistica di Anaheim, California, ha visto due pesi massimi chiacchieratissimi salire sul palco e affrontare il pubblico in una delle ore potenzialmente più delicate della loro carriera.

Brian Michael Bendis e Michael Avon Oeming hanno incontrato i fan e hanno parlato della serie TV tratta da Powers che stiamo vedendo da qualche settimana, in onda sul network distributivo di Sony Playstation. Assieme agli autori originali della celebrata serie a fumetti, c'erano Charlie Huston, autore principale per il piccolo schermo, Olesya Rulin, interprete di Calista, e Logan Browning, che veste i panni di Zora.

Dopo una breve ricapitolazione dello stato degli eventi negli episodi andati in onda sinora, la conferenza si è aperta con le impressioni di Bendis e Oeming nel vedere realizzata cinematograficamente la serie che hanno creato su carta:

Oeming: Sono padre di un diciottenne e la cosa ci assomiglia molto. Guardi il tuo bambino crescere e diventare una persona adulta, indipendente. Con il fumetto è stato più o meno così. Guardarlo diventare un'altra cosa, assumere una vita propria, è uno stranissimo motivo d'orgoglio.

Bendis: Ho appena visto uno show su Netflix intitolato "The Unbreakable Kimmy Schmidt". Non so se avete presente, lui rimane per quindici anni dentro un bunker e poi ne esce fuori? Ecco, è quel che è successo a noi. Ci troviamo in una normalità completamente nuova.

Huston ha preso la parola sottolineando la differenza fondamentale fra Powers e quasi ogni altra serie dedicata al tema dei supereroi: non c'è una polarizzazione etica e morale netta, non c'è bianco e nero nella distinzione tra buoni e cattivi. Powers non è così e non lo era nemmeno nel materiale originale, cosa che ha tenuto a rimarcare.

Powers tv series 1

Rulin e Browning hanno commentato, rispondendo alle domande dei fan e del moderatore, il curioso rapporto fra i rispettivi personaggi, tra cui c'è una rivalità dettata anche dal fatto che Zora abbia dei poteri innati a disposizione mentre Calista sia disperatamente a caccia di un modo per ottenerli.

Parlando di quanto ci aspetta in futuro, Bendis ha anticipato che tutti quanti i personaggi si mostreranno in cerca di qualcosa, nei prossimi episodi. Capiremo solo alla fine quale sarà la natura di questa ricerca, se sarà ispirata da ideali di eroismo oppure no. Ha speso anche qualche parola sul rapporto con Sony e con il network di Playstation.

Per quanto siano coinvolti dei supereroi, Powers è una serie per adulti. Avevamo necessità di trovare una sistemazione che ci concedesse zero restrizione sui contenuti, ci permettesse atmosfere oscure e di raccontare una vera storia di crimine, senza mediazioni. Sapevamo di avere qualcosa di diverso da ogni altro prodotto di genere da offrire e volevamo mantenerlo tale. Grazie a Sony che non ci ha creato problemi ad esempio sul necessario turpiloquio e sul linguaggio o sulla violenza delle scene.

Powers tv series 2Bendis ha dichiarato che le sue scene preferite, sinora, sono quelle in cui interagiscono Walker e Retro Girl, un personaggio che Huston considera un privilegio e un regalo, dato che la serie a fumetti inizia con la sua morte e quindi viene, in qualche modo, raccontato per la prima volta.

Brian e Michael mi hanno detto spesso che il motivo della sua morte così prematura era che pensavano che la serie sarebbe durata poco, che ci fosse poco tempo per sviluppare altri concetti. Noi non abbiamo questo problema, per fortuna, e nel nostro mondo può essere viva e vegeta.

Un altro apprezzamento di Bendis è andato a Eddie Izzard, l'attore che interpreta Wolf, cabarettista famosissimo in USA, molto controverso e tagliente, ideale nel ruolo del contraddittorio e tormentato villain. Bendis ha dichiarato che oltre ad essere un grande performer si è dimostrato una persona splendida.

Ci sono state alcune indicazioni, da parte di Huston, sui motivi dei cambiamenti più evidenti rispetto al fumetto: Triphammer è uno dei personaggi più diversi e lo è per motivi pratici. Riprodurre la sua armatura sarebbe costato troppo alla produzione. Inoltre non si voleva alludere troppo alla somiglianza con Iron Man, di cui è una chiara citazione nei comics.

Dopo un'estesa preview video del settimo episodio, che va in onda questa notte in USA, Bendis ha raccomandato a tutti di tenere d'occhio il nono, dove gli eventi sono destinati a collassare e il personaggio di Walker affronterà molte decisioni chiave, preparando il terreno per il decimo e ultimo episodio. Huston ha lanciato un osso al pubblico affermando che potrebbe rendersi necessario un supergruppo di Powers per affrontare gli eventi che seguiranno l'inevitabile cliffhanger che chiude la prima stagione.

Ultimo indizio sulla trama, per bocca di Aaron Farb, l'interprete di Simmons, la sorta di uomo autoreplicante braccio destro di Jonny Royalle, giunto al panel in corso d'opera:

Prima della fine di questa serie, la Powers Division avrà una chance di mettere a posto le cose, per così dire. E quando questo accadrà, sarà davvero un momento fantastico.

Fonte: Comic Book Resources

Continua a leggere su BadTaste