Wolverine: l'Immortale, James Mangold torna a parlare del seguito
Sulle pagine di Speak Easy, il blog del Wall Street Journal, il regista James Mangold torna a parlare del sequel di Wolverine...
Come sapete, Wolverine: l'Immortale è disponibile da novembre in Digital HD e su supporti fisici. Proprio in occasione della sua uscita abbiamo avuto l'opportunità d'intervistare la modella e attrice giapponese Rila Fukushima che nella pellicola interpreta Yukio.
Dato il successo della pellicola, è già tempo di pensare al sequel, di cui già vi abbiamo parlato svariate volte. Dobbiamo ora tornare sull'argomento dato che il regista James Mangold ha rilasciato un'intervista a Speak Easy, il blog del Wall Street Journal, dove ha discusso proprio del nuovo film di Wolverine:
Dirò semplicemente che torneremo ad affrontare le relazioni interpersonali di Logan con gli altri personaggi. E cercheremo di farlo sfruttando il più possibile dei testi già esistenti. Ci sono già delle storie grandiose di Wolverine ed è sufficiente affermare che si tratta di vicende ottime per quel che riguarda le sue connessioni col prossimo, inclusi i villain, personaggi del suo "regno" e dei fumetti che potremmo prendere e inserire in un'altra grandiosa avventura.
Tantissimi fan continuano a chiederci quando indosserà il suo iconico costume, e per noi è una sorta di vera e propria battaglia perché la personalità di Logan, per come si è sviluppata sul grande schermo, è quella di una persona che odia la "pubblicità" (...) Perché dovrebbe indossare qualcosa che lo etichetta da subito come un eroe quando non apprezza cose come questa? Lui è come l'ispettore Callaghan. Non ha una tenuta che lo identifica come eroe.
Quando gli viene domandato se sarà un'altra storia in cui il supereroe deve salvare il mondo, pur senza entrare nei dettagli, rivela:
E' un espediente semplice. Il mondo, lo stadio, un pianeta, una regione salteranno in aria se X e Y non accadono entro un dato tempo. Un sacco di film alzano le aspettative con mosse di questo tipo. Molto più che di stanchezza di un genere, sottolinerei come, con vicende in cui la portata spettacolare diventa così elevata, diventi estremamente complicato raccontare una storia significativa con dei personaggi che, di conseguenza, vengono schiacciati.