Wolf Man, regista e produttore assicurano: "È un horror puro e piuttosto spinto che fa paura"

Nel film che segue L'uomo invisibile nell'Universo di mostri della Blumhouse, i realizzatori intendono rileggere un'icona della tradizione alla luce della modernità

Condividi

Wolf Man, nuovo horror targato Universal/Blumhouse, arriverà nelle sale il prossimo gennaio (guarda il teaser). Mentre è attualmente impegnato nel montaggio, il regista Leigh Whannell (L'uomo invisibile) ha anticipato, in un'intervista con EW, i toni della pellicola:

Una persona pensa che un uomo che vomita in un film sia la cosa più voltastomaco che abbia mai visto, e poi ci sono io, appassionato del gore, che penso che Terrifier 3 non sia abbastanza cruento.

I mostri classici come Dracula, l'Uomo Lupo, Frankenstein sono diventati così onnipresenti. Ora [i loro film] sono un po' più prudenti. I miei figli guardano film d'animazione con quei mostri che corrono in giro e sono doppiati da Adam Sandler. Quindi parte del mio lavoro con questo film è stato quello di portarlo fuori da quel territorio e riportarlo in uno di vero horror.

Aggiunge il produttore Jason Blum:

Wolf Man è un horror puro, che fa paura. Credo che in gran parte i film sull'Uomo Lupo che lo hanno preceduto siano stati più soft. Non lo dico in senso peggiorativo, ma per dire che il nostro film è piuttosto spinto.

Wolf Man proseguirà l'"universo dei mostri" della Blumhouse inaugurato con L’uomo invisibile nel 2020 e, come il precedente, intende rileggere un icona della tradizione del genere alla luce della modernità. Sottolinea il regista:

Volevo che fosse incentrato sulla malattia, sull'idea che il corpo umano è così fragile e che non abbiamo molto tempo da passare con i nostri cari. La prima stesura è stata scritta durante la pandemia del 2020. Il mondo era sottosopra. Tutti erano [chiusi] in casa e avevano paura del virus che si stava diffondendo. La gente stava morendo. Anche se non direi che questo è un film sul Covid, direi che l'atmosfera di quell'anno è davvero penetrata nella sceneggiatura. Parla di quanto sia tragico quando la malattia entra nella tua vita. Penso che la storia dell'Uomo Lupo si adatti bene a una storia di malattie degenerative.

Il film è al centro del panel Blumhouse al New York Comic Con, che inizia oggi e dove presumibilmente verrà mostrato il full trailer. Trovate tutte le informazioni sulla pellicola nella nostra scheda.

Fonte / EW
Continua a leggere su BadTaste