Will Smith è "un problema" per Apple che non sa ancora cosa fare con Emancipation

Apple non ha ancora deciso cosa fare con Emancipation, il nuovo film con Will Smith: rimandarlo al 2023 o farlo uscire a dicembre 2022?

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Quando Apple ha deciso di sborsare 120 milioni di dollari per assicurarsi la distribuzione di Emancipation, il nuovo film con Will Smith diretto da Antoine Fuqua (Training Day), non poteva prevedere che una pellicola concepita anche con delle ambizioni da Oscar finisse per diventare una proverbiale "gatta da pelare".

Il motivo è ben noto: lo schiaffo che Will Smith ha dato a Chris Rock durante la scorsa edizione della Notte degli Oscar. Una questione che ha tenuto inevitabilmente banco per settimane che ha poi portato Will Smith a un vero e proprio silenzio radio. Silenzio che è stato interrotto qualche settimana fa con un video di scuse nei riguardi del collega e con un timido riaffacciarsi sui social alla fine di agosto. Come vi abbiamo spiegato in questo articolo, nonostante il ritorno del fu Principe di Bel-Air sui social, qualcosa si è comunque spezzato nell'engagement col pubblico e la sua reputazione pare averne effettivamente risentito, almeno per il momento.

Tornando a Apple e ad Emancipation, le ultime notizie risalenti a maggio parlavano di un'uscita rinviata al 2023 (ECCO TUTTI I DETTAGLI). Ora però un report pubblicato dal New York Times ci spiega che in seno al colosso di Cupertino sarebbero in corso delle discussioni su come affrontare il problema Will Smith. Le correnti di pensiero sarebbero due: da una parte c'è chi vorrebbe percorrere una strada più attendista rimandando effettivamente al 2023 l'uscita della pellicola. Dall'altra c'è anche chi vorrebbe comunque farla uscire entro la fine del 2022 per consentire comunque la partecipazione alla prossima edizione degli Oscar, dalla quale ogni possibile riferimento all'incidente di quest'anno, anche ironico, sarà del tutto bandito. Alcuni membri della dirigenza Apple avrebbero trovato conforto nel fatto che gli screening di prova di Emancipation hanno regalato un feedback incredibilmente positivo specie per quel che riguarda la performance dell'attore: il pubblico l'ha dunque giudicata positivamente senza farsi in alcun modo influenzare da una qualche forma di bias collegato al famigerati schiaffo.

C'è però sempre chi, come Stephen Gilula, ex dirigente di Fox Searchlight, fa notare che:

A prescindere dalla qualità del film, tutta la stampa, tutti i recensori, tutti i futuri approfondimenti sul film e i pronostici sui premi, lo guarderanno e parleranno dello schiaffo. C'è un alta probabilità che la pellicola non verrà giudicata solo ed esclusivamente per i suoi meriti. Cosa che lo inserisce in un contesto molto complicato.

Chiaramente, continueremo a monitorare l'evolversi della situazione...

FONTE: New York Times

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