Westworld, Jeffrey Wright sui temi della serie e i pericoli delle AI

Westworld è al momento in onda con la seconda stagione

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Jeffrey Wright, che in Westworld interpreta il doppio ruolo di Arnold e Bernard ha rilasciato un'intervista a IndieWire nella quale ha parlato della serie HBO. Tra le altre cose ha raccontato un particolare aneddoto cui ha assistito nel corso di un panel di robotica al SXSW di quest'anno:

Uno dei partecipanti al panel parlava di una AI in grado di poter guardare in una folla e identificare una minaccia. Mi sono girato verso la persona accanto a me e le ho detto che questo poteva creare dei problemi. Perché non si tratta della tecnologia, ma della mano dietro di essa. In questo caso sono i pregiudizi nella programmazione ad essere il risultato dei pregiudizi che potrebbero essere inaccurati o che potrebbero mal interpretare dei connotati culturali o fisici, così come il colore della pelle.

Tornando al suo ruolo in Westworld, l'attore ha sottolineato di aver ricevuto molte meno informazioni sulla storia rispetto all'anno scorso:

In qualche modo questo ha a che fare con lo stato in cui si trova Bernard. Si è preso un proiettile e questo ha avuto conseguenze sulla sua salute. Deve farci i conti, le sue facoltà sono diminuite, e lui stesso si trova in una situazione confusa, una ribellione caotica in atto nel parco. Come chiunque altro cerca di sopravvivere in questo nuovo scenario, ma lo fa con delle facoltà ridotte. Il fatto di avere meno informazioni mi ha permesso di sentirmi più vicino al personaggio.

L'attore ha dichiarato di aver registrato varie scene tratte da molti momenti della stagione nelle prime settimane, e di essersi trovato in seguito a unire i puntini. In ogni caso ha ammesso di non essere in grado di anticipare Lisa Joy e Jonathan Nolan e il loro modo di pensare. In particolare, come già la sua collega Evan Rachel Wood aveva detto, al termine della seconda stagione, ci ritroveremo secondo l'attore a ripensare alla prima stagione, addirittura al pilot, e alcune cose appariranno come indizi sul futuro della storia.

L'attore ha quindi evidenziato i cambiamenti più importanti rispetto al Westworld del 1973:

La tecnologia ora è più importante. Le tecnologie e le implicazioni che esploriamo sono più accessibili per la comprensione degli spettatori. Non ci innamoriamo dei robot, ma siamo praticamente sposati ai nostri smartphone, che ci portiamo dietro giorno e notte. Siamo arrivati ad un punto in cui le persone certamente non erano alla metà degli anni '70.

Cosa ne pensate? Lasciate un commento!

Fonte: IW

Continua a leggere su BadTaste