Wes Anderson spiega perché ha inserito un narratore in Henry Sugar e negli altri corti tratti da Roald Dahl 

In La meravigliosa storia di Henry Sugar e negli altri tre cortometraggi di Wes Anderson arrivati su Netflix è presente un narratore.

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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In La meravigliosa storia di Henry Sugar e negli altri tre cortometraggi di Wes Anderson tratti dalle opere di Roald Dahl arrivati su Netflix è presente un narratore.

Durante una recente intervista, Anderson ha voluto spiegare le sue motivazioni, come potete leggere a seguire:

Ho avuto l'idea di adattare Henry Sugar forse venti anni fa mentre alloggiavo a Gipsy House (la casa della famiglia Dahl nel Buckinghamshire) e al contempo il mio pensiero è stato: "Non saprei come fare". Nel corso degli anni la famiglia Dahl — Felicity Dahl e il nipote di Dahl Luke Kelly — mi ha tenuto da parte i diritti della storia.

Quando ho avuto finalmente un momento di ispirazione ho capito di essere interessato al modo in cui Dahl racconta le storie tanto quanto alle storie stesse. La storia mi aveva completamente catturato da bambino, ma se avessi tolto le sue parole non avrei più avuto il desiderio di dirigerlo. Trattandosi di un bellissimo racconto di Dahl, se lo avessi fatto usando le sue parole e le sue descrizioni, forse sarei stato in grado di realizzarlo.

La storia viene raccontata direttamente, ecco perché c'è Dahl, perché è il narratore, non solo l'autore. E gli attori interpretano la scena e riflettono le parole di Dahl.

La meravigliosa storia di Henry Sugar, Veleno, Il derattizzatore e Il cigno sono disponibili su Netflix.

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