Wayward Pines: lo showrunner sottolinea che non è la scoperta del mistero l'elemento essenziale della serie

Lo showrunner di Wayward Pines ha rivelato gli elementi più importanti tenuti in considerazione nell'adattare i romanzi e le differenze dai libri

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Spoiler Alert
Lo showrunner di Wayward Pines, Chad Hodge, ha parlato con The Hollywood Reporter delle difficoltà avute nell'adattare per il piccolo schermo i romanzi di Blake Crouch e di cosa possono aspettarsi gli spettatori dalla storia di Ethan Burke (Matt Dillon) e della misteriosa cittadina al centro della trama:
  • Lo showrunner ha ricevuto il libro tre mesi prima della sua pubblicazione e l'ha letto in un giorno solo, pensando ogni volta che incontrava una situazione temporale che sembrava a non avere senso che fosse impossibile raggiungere un finale soddisfacente, ma non è così. Nell'adattare ha quindi dovuto fare attenzione ai tagli piuttosto che pensare ad aggiungere qualcosa. Portare in tv il primo romanzo in modo fedele avrebbe infatti mostrato la verità sulla città entro i primi tre episodi perché il segreto emerge alla fine del primo volume. Hodge ha però adattato la trilogia in modo diverso dal punto di vista temporale, soprattutto per quanto riguarda la moglie di Ethan e suo figlio: tra le pagine i due scoprono della scomparsa dell'uomo dopo un anno, ma si è invece scelto di mostrare le due situazioni in contemporanea per aumentare la tensione.

  • Nelle puntate non c'è nulla che possa sviare o confondere le persone più del dovuto perché ogni elemento è a servizio della storia e si segue fedelmente quanto accade a Ethan per risolvere con lui il mistero, ma non si è voluto aggiungere nulla di ulteriormente strano rispetto ai libri perché è già abbastanza in grado di confondere e complicato. Gli elementi in più sono solo quelli che hanno permesso di arrivare alla verità meno velocemente.

  • Nei romanzi Kate (Carla Gugino) è più anziana ma questo non modifica la storia, che è sempre la stessa. Nelle future puntate ci saranno più flashback.

  • La serie non ha alcun elemento fantascientifico perché, nonostante sia strano e persino divertente a volte, è molto legato alla realtà. La città di Wayward Pines possiede qualche elemento che si allontana dalla normalità ed è più spaventoso rispetto a qualcosa di veramente mostruoso, c'è qualcosa di sbagliato e lo si percepisce.

  • Gli spettatori non dovrebbero capire l'anno in cui si svolgono gli eventi perché è una città di montagna pittoresca e sembra un mondo diverso, anche se le persone sono normali e si vestono come tutti, tuttavia non ci sono elementi o indumenti precisi che facciano capire il luogo o il periodo esatti.

  • I personaggi parleranno molto tra di loro nel terzo episodio quando la moglie e il figlio di Ethan arrivano a Wayward Pines, ma non tutte avranno risposta. In città non ci sono telefoni cellulari, non si può entrare in contatto con il mondo esterno, c'è solo una stazione radiofonica, Hector suona il piano alla radio...tante cose strane che le persone notano.

  • Ben è più vecchio rispetto ai romanzi e la sua storia è diversa perché sarebbe stato troppo confuso nell'allontanarsi dagli amici e ai social media.

  • Dopo che la verità sarà rivelata la trama diventerà ancora più interessante e lo showrunner ha sottolineato che il pubblico ora è più abituato a modi di raccontare le storie come queste perché si tratta prevalentemente di dare spazio alle svolte in grado di sorprendere e coinvolgere. I romanzi a disposizione erano tre e offrivano molto materiale. Le puntate non sono quindi dedicate a cosa sia Wayward Pines perché il pubblico si sarebbe annoiato, come sarebbe accaduto agli autori nello scriverle.

  • La prima metà della stagione sarà dedicata a una persona che pensa di sapere tutto e improvvisamente non ha risposte in un mondo che non ha senso, quindi dovrà affrontare il cambiamento. Nei primi cinque episodi Ethan imparerà che si scopre di più ascoltando. Nella seconda metà le tematiche sono più universali e fanno pensare alla propria posizione di essere umano sul nostro pianeta. Wayward Pines, secondo lo showrunner, è solo un microcosmo del nostro mondo e si seguono molte regole senza realmente saperlo, quindi spezzandole ci sono delle conseguenze.

  • Hodge pensa che lo show sia dedicato a dare un'occhiata da vicino al mondo, alle nostre vite e alle regole che seguiamo. C'è un rapporto tra la legge, il governo e le regole che ci imponiamo naturalmente anche se vanno contro il libero arbitrio, in un'opposizione che a volte ci costringe o limita, come viene mostrato in Wayward Pines, dove c'è spazio per un'area grigia esistenziale.

  • I libri sono fenomenali e ci sono molti elementi non presenti nello show e viceversa, ma anche se sono stati già letti romanzi si potrà apprezzare la serie televisiva, soprattutto se si è un fan della storia, nonostante sia più divertente se non si sa nulla poi si leggono i libri.

Fonte: The Hollywood Reporter

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