Watchmen: come (e perché) Damon Lindelof ha integrato il tema del razzismo nella serie

Damon Lindelof, nell'adattare per il presente con un sequel Watchmen di Alan Moore, ha utilizzato nuovi contenuti e nuovi riferimenti

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I temi del razzismo e della discriminazione contenuti nella miniserie tv di Watchmen risuonano maggiormente alla luce delle proteste degli ultimi giorni negli Stati Uniti. Damon Lindelof, nell'adattare per il presente con un sequel l'opera fumettistica di Alan Moore, ha utilizzato nuovi contenuti e nuovi riferimenti per Watchmen. Rimane su tutti l'apertura della serie nel 1921 con il massacro di Tulsa, terribile episodio di razzismo e violenza non così conosciuto. In una recente intervista, Damon Lindelof ha parlato di questo aspetto:

Mentre iniziavo a ragionare su come sarebbe apparso il mondo di Watchmen 30 anni dopo ciò che è accaduto negli anni '80, mi è sembrato davvero importante riconoscere che, sebbene i watchmen fossero parte di una storia alternativa, altre cose stavano erano accadute nel mondo reale. Invece di dire "Ecco cosa sta succedendo nella nostra versione del 2019 o nella nostra storia contemporanea, guardiamo al passato", perché ho sempre considerato Watchmen una storia secolare. Si svolge negli anni '30 e nei primi anni '40.

Per fare questo è stato necessario ragionare in termini di inclusività:

Per quanto riguarda la diversità e l'inclusività, e il fatto di riconoscere che io sono un bianco, ho pensato che non sarei stato capace di raccontare questa storia con autenticità fino a quando a) non avessi avuto abbastanza consapevolezza, e b) non avessi permesso ad altri di farlo. Qui non si trattava di loro che mi dicevano come raccontare la storia. Dovevo creare una piattaforma affinché loro potessero raccontarla. Questo approccio si è legato alla mia recente scoperta del massacro di Greenwood del 1921, del Wall Street nero, e ho avuto la sensazione che fosse adatta al linguaggio del fumetto.

Watchmen porta la firma di Damon Lindelof, la serie tv è stata ideata come un nuovo approccio alla graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons, come si può vedere anche dal trailer. Nel cast figurano Don Johnson, Robert Redford, Regina King, Tim Blake Nelson, Louis Gossett Jr., Adelaide Clemens, Andrew Howard, Yahya Abdul-Mateen II, Sara Vickers, Tom Mison, Hong Chau e Jeremy Irons. Trent Reznor e Atticus Ross si occupano della colonna sonora.

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Fonte: CB

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