La Warner ripensa alle proprie strategie produttive anche a causa di Batman v Superman?

Secondo l'Hollywood Reporter l'approccio produttivo della Warner Bros. cambierà drasticamente, anche a causa dell'accoglienza avuta da Batman v Superman

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Un nuovo approfondimento pubblicato dall'Hollywood Reporter getta un'ombra quantomeno inquietante - e forse un po' troppo tragica e faziosa a conti fatti - sulla situazione della Warner Bros.

Certo è che i flop celebri dello scorso anno, Jupiter, Pan, Operazione UNCLE e Heart of the Sea, uniti ai tanti rumour negativi che hanno preceduto la release di Batman v Superman, sono di sicuro i postumi dell'allontanamento dallo studio tanto di Alan Horn (avvenuto nel 2011 con il passaggio del dirigente alla Disney) quanto di Jeff Robinov (nel 2013), executive che hanno garantito la leadership quasi decennale della major in termini d'incassi. Le performance di franchise quali Harry Potter, Il Cavaliere Oscuro o Una Notte da Leoni si devono proprio a loro, senza dimenticare pellicole quali Argo e Gravity.

Secondo quanto pubblicato dal magazine, la Warner Bros. potrebbe rivedere la propria politica storicamente "filmmaker driven" a causa del rallentamento degli incassi di Batman v Superman (non possiamo fare a meno di notare che, in ogni caso, un simile accanimento verso una pellicola che ha alle spalle due soli week end al botteghino appare comunque alquanto singolare, ndr.).

Un dirigente di uno studio rivale dichiara:

Il problema è che questo film non ha trasformato la DC nei Marvel Studios. I fan hanno parlato, così come i critici.

Un agente fa notare come sia decisamente spiazzante il fatto che una pellicola come Jurassic World sia riuscita a incassare 1.6 miliardi di dollari e un cinecomic con due delle principali icone pop di sempre stia avendo tutte queste difficoltà.

Mentre non è ancora chiaro come evolverà la situazione futura dei cinecomic DC/Warner (verrà aggiunto un nuovo produttore? Zack Snyder avrà il pieno controllo dei due film della Justice League?), la maggior parte degli alti papaveri a Hollywood condivide l'analisi che abbiamo riportato noi stessi come esordio dell'articolo: la "dipartita" di Horn si è trasformata nel maggior guadagno per la rivale Disney che ha iniziato la sua marcia trionfale anche grazie all'ingresso dell'ex dirigente della Warner.

Proprio per questa ragione, molti analisti sono convinti del fatto che lo studio muterà il proprio approccio "filmmaker driven" per trasformarsi un una realtà più focalizzata sulla produzione di film collegati ai franchise principali (allo stato attuale i cinecomic DC, i film LEGO e quelli del brand di Harry Potter/Animali Fantastici), una strategia peraltro di cui ci aveva parlato recentemente Nicola Maccanico della divisione italiana della Warner Bros. Le collaborazioni con gli autori "residenti" quali Ben Affleck, Clint EastwoodTodd Phillips resteranno in essere, ma con meno enfasi di prima per evitare di dover seguire troppi progetti di peso contemporaneamente.

I portavoce dell'azienda, tuttavia, hanno smentito la questione:

Storicamente la Warner ha sempre avuto la più diversa, variegata e ampia proposta cinematografica di tutta l'industria. È stato così lo scorso anno, questo e anche il prossimo [le pellicole Warner in programma per il 2016 sono 18, mentre quelle per il 2017 ben 19, ndr.]

Eppure in molti sono convinti che - pur nel mantenere un approccio fortemente improntato all'identità dei vari autori e registi coinvolti - ottenere il "via libera" alla produzione di un film diventerà ora un processo anche più lungo e complicato di prima.

Una voce anonima dell'industria ha detto all'Hollywood Reporter:

Non è nulla di drammatico, ma si tratta comunque di un territorio inesplorato per loro. Saranno sempre filmmaker driven, solo che magari lo saranno un po' meno di prima. Hanno avuto 18 mesi terribili, è impensabile credere che non ci sarà una qualche reazione a tutto ciò.

Cosa ne pensate? Potete esprimere il vostro voto sul film sul sondaggio e dirci la vostra opinione in questo articolo.

I NOSTRI SPECIALI

Confermati nel cast di Batman V Superman: Dawn of Justice Henry Cavill, Amy Adams, Diane Lane e Lawrence Fishburne. Ben Affleck interpreta Batman, Gal Gadot è Wonder Woman, Jesse Eisenberg è Lex Luthor, Ray Fisher è Cyborg. Nel cast anche Holly Hunter e Jeremy Irons. Alla sceneggiatura troveremo di nuovo David S. Goyer accanto a Snyder stesso e a Chris Terrio. A produrre il film Charles Roven, Deborah Snyder. Il film è arrivato nelle sale italiane il 23 marzo.

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