Warner Bros. Discovery, i dati trimestrali: cala la pubblicità e MAX perde 700 mila abbonati
Warner Bros. Discovery ha presentato dati i finanziari del trimestre: pesano gli scioperi ma anche il declino della tv lineare
Warner Bros. Discovery ha annunciato i dati finanziari dell'ultimo trimestre: David Zaslav avrebbe senza dubbio preferito farlo con un contratto collettivo firmato dalla SAG-AFTRA e lo sciopero degli attori ormai alle spalle. Così non è stato, ed ecco che il CEO di WBD ha dovuto rispondere alle domande degli analisti sull'impatto che questa mobilitazione sta avendo sui conti dell'azienda.
L'impatto dello sciopero
"Abbiamo fatto un'offerta finale, che andava incontro virtualmente a tutte le richieste del sindacato, e include il più alto aumento dei minimi sindacali in quarant'anni," ha spiegato Zaslav, auspicando che lo sciopero finisca il prima possibile. Il CFO Gunnar Weidenfels ha aggiunto che c'è molta incertezza su quando l'industria potrà ripartire a produrre contenuti con regolarità, e la speranza è che ciò possa avvenire entro l'inizio del 2024.
Presentando dati piuttosto negativi, Zaslav ha giocato sulla difensiva: "È un momento in cui stanno cambiando i paradigmi. Con una piattaforma streaming che perde miliardi di dollari è difficile andare all'attacco. È difficile gestire. Poi ci sono tassi di interesse alle stelle, le sfide del mercato, la pubblicità in calo... Ma la nostra compagnia ha generato 5 miliardi di flusso di cassa libero. Abbiamo ripagato 12 miliardi di debito. Questo ci conferisce maggiore stabilità e sostenibilità. È ci darà maggiori opportunità rispetto alla concorrenza [...] Nei prossimi 12/24 mesi potremo fare scelte davvero opportunistiche."
I numeri
Partiamo dall'aspetto positivo: rispetto a un anno fa, Warner Bros. Discovery ha presentato dati finanziari migliorativi. L'obiettivo di ridurre le perdite è stato raggiunto (WBD ha sulle spalle un debito ingentissimo dopo l'acquisizione da parte di Discovery, parliamo di decine di miliardi di dollari che Zaslav sta cercando pian piano di ripagare con tagli alle spese e una pesante riorganizzazione). Nel trimestre sono stati comunque registrati 417 milioni di dollari di perdite, ma è un grande miglioramento rispetto ai 2.3 miliardi di un anno fa.
In particolare, nel terzo trimestre la divisione streaming è andata finalmente in attivo, generando 111 milioni di dollari di profitti. In tutto il 2023, ci si aspetta che per la prima volta la divisione non sia più in perdita, o addirittura generi profitto.
Le cattive notizie, però, sono strutturali. La raccolta pubblicitaria è in forte calo: nel trimestre ha perso il 13%, con un calo nella pubblicità della televisione lineare del 25% in due anni. Crescono i ricavi pubblicitari dello streaming, ma non allo stesso passo con cui calano quelli della televisione. Per fare il confronto, la tv ha raccolto 1.7 miliardi in adv (-235 milioni), lo streaming 138 milioni (+32 milioni).
E in tutto questo, calano nettamente gli iscritti alla piattaforma streaming MAX, che nel ora sono 95.1 milioni (-700 mila abbonati). Il calo è molto netto negli USA (52.6 milioni, -1.4 milioni), compensato solo in parte dal resto del mondo (42.5 milioni, +700 mila).
Zaslav, in questo senso, ha ricordato che all'inizio del 2024 MAX debutterà in America Latina, e che in Europa centrale, orientale e del nord debutterà nel secondo trimestre del 2024.
Il vero problema, però, è che almeno fino alla fine di quest'anno non ci saranno nuove serie significative, in particolare serie evento di HBO, per via dello sciopero. E sono quelle che spingono gli utenti ad abbonarsi. Con l'annuncio di qualche giorno fa del rinvio al 2025 della maggior parte delle serie più attese, sembra che il 2024 non sarà da meglio.
Come ha reagito Wall Street? Stamattina il titolo WBD perde il 15% in borsa, principalmente a causa delle preoccupazioni dovute al calo sempre più drammatico dei canali televisivi lineari, che rappresentano una percentuale importante dei ricavi dell'azienda (su 10 miliardi di ricavi nel trimestre, 4.9 miliardi vengono dalla televisione).
Fonte: CBNC