Wanted primo in Italia, secondo Un'estate al mare

La pellicola con Angelina Jolie ottiene 1,4 milioni nei cinque giorni e supera il film dei Vanzina, che comunque ha un calo accettabile. Ma il vero vincitore del weekend è Ken il guerriero...

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Anche in Italia buoni risultati per Wanted, l'action movie con Angelina Jolie, che raccoglie nel nostro Paese 1,4 milioni dal primo giorno d'uscita, lo scorso mercoledì. Per quanto riguarda il weekend, il dato è di poco sotto al milione, con una media per sala di quasi 2.500 euro.
Calo assolutamente accettabile per Un'estate al mare, che conquista circa 850.000 euro nel fine settimana e raggiunge i 3 milioni totali. Rispetto allo scorso weekend, va dato atto ai Vanzina di aver tenuto bene (anche grazie ad una distribuzione massiccia e sproporzionata rispetto all'evento in sé) e quindi con questi dati l'obiettivo dei cinque milioni di incasso (comunque insufficienti per l'investimento fatto) non è assolutamente impossibile. La cosa divertente è che, mentre i mass media hanno decantato la scorsa settimana i risultati di Un'estate al mare (semplicemente perché era primo davanti a Hulk), è probabile che invece criticheranno questi (che in proporzione sono migliori) solo per la perdita del primato al botteghino.

Per il resto, L'incredibile Hulk sfiora i 300.000 euro nel fine settimana, con un calo di quasi la metà, e raggiunge i 3,3 milioni complessivi. Ai piedi del podio, due esordienti con dati assolutamente opposti. Infatti, anche se Boogyeman 2 e Ken il guerriero hanno ottenuto più o meno la stessa cifra (sopra i 110.000 euro), la media per sala è assolutamente agli antipodi: un fallimento per la pellicola horror (ben sotto i 1.000 euro per schermo), un trionfo per il cartone (oltre 3.300, miglior risultato al box office in assoluto).

Per il resto, dati poco significativi. Segnaliamo soltanto il 22° posto de Il peso dell'aria di Stefano Calvagna, che ottiene 10.000 euro nei primi quattro giorni. Un risultato neanche disprezzabile, considerando che la pellicola è uscita in quattro sale, ma che dimostra ancora una volta che fare film di 'denuncia' (in questo caso sull'usura) sarà anche utile per ottenere finanziamenti (pubblici, immaginiamo), ma che poi per portare la gente al cinema serve qualcos'altro...

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