Wanna Marchi a ruota libera alla Zanzara: "Le vittime sono diventate ricche coi soldi miei"
Wanna Marchi e sua figlia, Stefania Nobile, sono state ospiti di Giuseppe Cruciani e David Parenzo a La Zanzara...
Wanna Marchi e sua figlia, Stefania Nobile, sono state ospiti di Giuseppe Cruciani e David Parenzo nella puntata di La Zanzara andata in onda ieri sera su Radio 24.
Ma cosa mi ha dato... mi ha dato un ritorno enorme di pubblicità e nient'altro.
Ci ha dato che ci ha fatto scoprire dai giovani.
Giuseppe Cruciani ha poi domandato loro se questa rinnovata popolarità fra i giovanissimi si sia tradotta in insulti gridati per strada, cosa questa, che le due hanno negato specificando anzi che "Non accadeva neanche prima, pare strano, ma non accadeva [...] Hanno riscoperto la storia di Wanna Marchi".
La discussione passa poi alla frase più ricordata e citata della serie Netflix - "Perché i co**ioni vanno in**lati, ca**o!" - di cui la Marchi dice:
Io non sapevo neanche che l'avrebbero registrata quella frase, l'ho detta perché me la sentivo. Neanche mi ricordo quando l'ho detta.
Aggiunge la figlia:
Me lo ricordo io. Ce l'avevi con Garramone.
La parola torna poi alla ex regina delle televendite che ammette:
Alla fine però hanno inc**lato me. E non cominciare a parlare di vittime perché non ci sto. Sono vittime che sono diventate tutte ricche coi soldi miei.
Alle obiezioni sollevate da Cruciani e Parenzo a questa osservazione moralmente discutibile dell'ex regina delle televendite risponde la Nobile:
Un povero che veniva in tribunale a dire "Ho dato 500 milioni al mago" o è un coglione o è un bugiardo. Come faceva a esser povero, ca**o! Se uno viene a piangere miseria e a dire "Sono povero!" e poi tira fuori cinquecento milioni allora sei un co**ione, non sei povero.
Una riflessione, questa, che viene sottolineata, gridando, da Wanna Marchi:
Abbiamo fatto beneee! WHO-OOOOH!
Parlando della loro carriera televisiva, Stefania Nobile racconta:
Noi rappresentiamo l'epoca della nascita delle televendite, della Tv commerciale. Noi abbiamo fatto la Tv commerciale. Quando Berlusconi è entrato nel commerciale, è stato bravissimo. Noi abbiamo perso contro il più grande nemico. E lascia stare Striscia. Berlusconi, e chi per lui fisicamente, doveva varcare quella soglia che era rappresentata da quelli come noi, che stavamo sulle varie emittenti e guarda che noi davamo miliardi eh. Questa inchiesta, che è partita come uno scherzo, alla fine l'hanno cavalcata. Innanzitutto perché gli dava ascolti da 18, 20 milioni a sera e poi hanno capito che distruggendo Wanna Marchi ci sarebbe stato un effetto domino e tutte le piccole televisioni si sono trovate in difficoltà. E hanno venduto.
Giuseppe Cruciani cita poi quello che su Wanna Marchi c'è scritto su Wikipedia - "Io non so neanche cosa sia VIKIpedia" sottolinea la Marchi - e quando dice di trovare incredibile che nella ben nota enciclopedia online lei sia descritta come "un personaggio televisivo e truffatrice italiana" e se si riconosca in queste parole, lei ribatte:
No, però lo st*onzo che l'ha scritta evidentemente pensava così.
Il popolare conduttore radiofonico chiede poi a entrambe un commento sul loro non aver mai chiesto scusa per le loro azioni.
Wanna Marchi domanda:
Perché devo chiedere scusa? A chi?
Dopo un breve diverbio interviene Stefania Nobile:
Posso dire perché noi non chiediamo scusa? Perché non siamo ipocrite. Sarebbe stato facile. Agli italiani piacciono i pentiti, quelli che ammazzano e poi scrivono la lettera alla famiglia della morta. A me fanno schifo. Sai che a me fa schifo anche un uomo che dice ti amo? L'amore si dimostra, con le parole puoi dire quel cavolo che vuoi. Ecco perché Wanna Marchi e Stefania Nobile non chiedono scusa. Bastano nove anni e mezzo di galera [...] A voi piace essere presi per il c*lo. E se oggi io venissi qua a dire "Chiedo scusa!" farei schifo a me stessa.
Qua sotto trovate la reel pubblicata su Instagram da La Zanzara:
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Trovate la puntata integrale su Spotify:
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