Essi Vivono: John Carpenter dedica "dolci parole" a tutti quelli che hanno travisato il senso del film

Nelle ore scorse, John Carpenter è intervenuto su Twitter per chiare una questione relativa al seminale Essi Vivono

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Ognuno di noi, come è giusto che sia, ha il suo modo di interpretare questa o quella pellicola.

Poi, in una categoria a parte, troviamo i teorici del complotto in stile Adam Kadmon. Essi Vivono, per la categoria suddetta, rappresenta una sorta di manna dal cielo o, se vogliamo, l'equivalente cinematografico del paginone centrale di Playboy. Tanto per citare un caso, secondo uno YouTuber che, in modo molto modesto, si è autobattezzato Libertas Bell, il lungometraggio di John Carpenter sarebbe una denuncia (sic!) nei confronti della lobby ebraica hollywoodiana. Lo afferma in un video pubblicato nel 2014, ma non visibile dall'Italia (noi del NWO di Fabriano ci teniamo particolarmente a evitare che certe cose si vengano a sapere).

A quanto pare però, c'è una persona che non condivide minimamente questa chiave di lettura, una persona che risponde proprio al nome di John Carpenter. Il regista nelle ore scorse ha diffuso un Tweet dedicato a tutti quelli che hanno completamente travisato il senso della sua opera:

Essi Vivono parla degli yuppies e del capitalismo sfrenato. Non ha nulla a che vedere col controllo ebraico del pianeta, che è una calunnia e una menzogna.

Poi ha anche ritwittato quanto affermato da Barry Freed: "Incredibile e terribile che questa affermazione si sia resa necessaria. Abbiamo finito la gomma da masticare, dannati nazisti".

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