Vita da spalla: la torbida storia del “braccio destro” di un supereroe in Sidekick
Una saga di J. M. Straczynski che esplora le poche luci e le molte ombre di una vita al fianco di un grande eroe
Uno dei nuovi titoli da tenere d’occhio nell’immediato futuro della Image Comics sarà indubbiamente Sidekick, un progetto originale e inquietante scritto da un autore che conosce a fondo il mondo dei supereroi, essendosi cimentato nella conduzione di numerosi titoli sia per la Marvel che per la DC: J. Michael Straczynski. In Sideckick, Straczynski punta i riflettori sulla figura archetipica della giovane “spalla” o braccio destro dell’eroe principale, una figura che da Robin a Bucky ha attraversato tutte le ere del fumetto supereroistico. Ma sbaglierebbe chi pensasse di trovare nella saga di Straczynski un’interpretazione ironica o sopra le righe dei numerosi “ragazzi meraviglia”: Sidekick parte da uno dei grandi stereotipi del genere d’azione per addentrarsi in un viaggio inquietante e scabroso nel lato oscuro dell’animo umano.
Spiega Straczynski: “Dato che i bracci destri da un certo punto di vista vivono sempre riparati e protetti fintanto che rimangono nell’ombra dell’eroe principale, aveva senso uccidere questa presenza e spingere la ‘spalla’ a uscire in un mondo che non lo ha mai preso sul serio. Né la stampa, né il pubblico, né gli altri eroi, né i criminali. Quindi questa storia finisce per parlare di come il braccio destro debba imparare a badare a se stesso, e di come debba definire la sua identità in assenza della figura del suo mentore. Nei primi numeri la vicenda parte in modo molto serio e molto realistico, poi si fa gradualmente più surreale quando, a storia inoltrata, ha inizio una lenta discesa nella follia.”
Fonte: Newsarama