Vin Diesel sotto accusa da parte di un'ex assistente per fatti risalenti a 13 anni fa

Un'ex assistente di Vin Diesel gli ha fatto causa per molestie, l'attore smentisce categoricamente le "folli accuse"

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Un'ex assistente di Vin Diesel ha fatto causa all'attore e alla sua casa di produzione, la One Race, accusandolo di molestie sessuali che sarebbero avvenute nel 2010 ad Atlanta, nei giorni in cui si svolgevano le riprese di Fast & Furious 5.

La donna, che si chiama Asta Jonasson, sostiene di aver subito una aggressione sessuale dopo essere stata portata da Diesel nella sua suite al St. Regis Hotel. Nella causa si legge che "Ms. Jonasson non riusciva a liberarsi, e quindi ha chiuso gli occhi, temendo di far arrabbiare Vin Diesel rifiutandolo ulteriormente, e ha cercato di dissociarsi". Ore dopo l'aggressione, la sorella di Diesel e presidente della casa di produzione ha chiamato Jonasson e l'ha licenziata. Nella causa si legge che qualche giorno prima dell'aggressione sessuale, Jonasson aveva ricevuto delle pesanti avances anche da un altro membro della One Race.

Finora la donna ha sempre pensato che non sarebbe stato possibile per lei ricevere giustizia, ma i fatti degli ultimi anni, con le cause intentate grazie al MeToo, l'hanno convinta a farsi avanti e denunciare quanto accaduto. La causa fa leva sulla legge californiana del 2022 denominata Sexual Abuse and Cover Up Accountability Act, che permette di denunciare fatti del passato se è già stato dimostrato che l'accusato ha tentato di insabbiare almeno un'altra volta delle accuse di molestie sessuali.

Il legale di Vin Diesel, Bryan Freedman, ha rigettato le accuse della donna: "Fatemi essere assolutamente chiaro: Vin Diesel nega categoricamente queste accuse nella loro interezza. È la prima volta che sente parlare di questa accusa di più di 13 anni fa, fatta da un'impiegata che ha lavorato nella sua compagnia per neanche nove giorni. Ci sono chiare prove che smentiscono totalmente queste folli accuse".

Fonte: Vanity Fair

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