Vikings, Michael Hirst: "La morte giovane come l'epidemia di AIDS negli anni '80"

Michael Hirst, autore di Vikings, ha fatto un parallelo tra la morte giovane mostrata nella serie e la sua testimonianza dell'epidemia di AIDS negli anni '80 e '90

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Spoiler Alert
Per gli spettatori di Vikings, la violenza non è certo un elemento sconosciuto: la serie canadese, ideata e scritta da Michael Hirst, ha però sconvolto il pubblico con il suo midseason finale, Moments of Vision, che ha visto lo scontro tra la regina Lagertha (Katheryn Winnick) e Ivar "Senz'Ossa" (Alex Høgh Andersen). L'episodio ha raccontato, tramite montaggio alternato, sia la battaglia che la preparazione a essa, con flashback che possono essere interpretati come visioni o come allucinazioni in punto di morte.

"Ero determinato a creare qualcosa di unico," ha precisato Hirst in un'intervista per Entertainment Weekly. "Una scena di battaglia raccontata da diversi punti di vista, includendo quelli dei caduti." E dire che, nella lista di questi caduti, ci sono nomi important come Halfdan (Jasper Pääkkönen) e Astrid (Josefin Asplund). "Ciò che volevo mostrare, a parte una bella scena d'azione, era il danno psicologico," ha spiegato Hirst. "I vichinghi combattevano battaglie ogni anno; attraverso Lagertha, volevo iniziare a mostrare l'impatto psicologico dell'essere continuamente tra la vita e la morte."

Hirst, già sceneggiatore di ElizabethElizabeth: The Golden AgeI Tudors, ha poi fatto un interessante parallelo tra le morti "giovani" mostrate in Vikings e la propria esperienza di vita personale. "Avevo un sacco di amici gay che sono morti nella prima epidemia di AIDS negli anni '80 e '90," ha ricordato l'autore inglese. "Sono morti tra i trenta e i quarant'anni, per lo più. Questa era la durata media della vita di un vichingo: non vivevano a lungo. È quello che succede ad Halfdan, al primo figlio di Torvi e ad Astrid. La morte giovane è una parte potente di questo episodio."

Non è mancato un riferimento a un'altra grande serie in costume, sebbene d'ambito fantasy: "Sono spesso circospetto nel dirlo, ma penso che Vikings sia la versione adulta di Game of Thrones", ha dichiarato Hirst. "Fronteggia la vera mortalità, e si confronta con grandi tematiche. Non è mero intrattenimento in quel senso. Spero che sia d'intrattenimento, eh! Ma scava a fondo in questioni importanti. Questo [Moments of Vision, ndr] è un episodio di cui vado tremendamente orgoglioso, perché accadono eventi rilevanti ed è molto verosimile. E Lagertha inizia a vacillare. Uno dei nostri personaggi principali inizia a spezzarsi in questa sequenza."

A dimostrazione del grande impatto psicologico dello scontro su Lagertha, alla fine della puntata vediamo che i suoi capelli sono diventati completamente bianchi per lo shock. Tuttavia, Hirst ci mette in guardia: sebbene la battaglia abbia decretato la vittoria di Ivar, che ora siede sul trono di Kattegat, ci sono sempre delle incognite in agguato, pronte a colpire le persone al massimo del proprio potere. "Tutto ciò che posso dire è che bisogna stare molto attenti a ciò che si desidera!", ha concluso Hirst enigmaticamente.

Non resta che attendere, per scoprire di più sul destino di Lagertha e sulle conseguenze del momentaneo trionfo di Ivar.

Cosa ne pensate? State seguendo Vikings? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Entertainment Weekly

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