Vikings, Michael Hirst: "La morte giovane come l'epidemia di AIDS negli anni '80"
Michael Hirst, autore di Vikings, ha fatto un parallelo tra la morte giovane mostrata nella serie e la sua testimonianza dell'epidemia di AIDS negli anni '80 e '90
"Ero determinato a creare qualcosa di unico," ha precisato Hirst in un'intervista per Entertainment Weekly. "Una scena di battaglia raccontata da diversi punti di vista, includendo quelli dei caduti." E dire che, nella lista di questi caduti, ci sono nomi important come Halfdan (Jasper Pääkkönen) e Astrid (Josefin Asplund). "Ciò che volevo mostrare, a parte una bella scena d'azione, era il danno psicologico," ha spiegato Hirst. "I vichinghi combattevano battaglie ogni anno; attraverso Lagertha, volevo iniziare a mostrare l'impatto psicologico dell'essere continuamente tra la vita e la morte."
Non è mancato un riferimento a un'altra grande serie in costume, sebbene d'ambito fantasy: "Sono spesso circospetto nel dirlo, ma penso che Vikings sia la versione adulta di Game of Thrones", ha dichiarato Hirst. "Fronteggia la vera mortalità, e si confronta con grandi tematiche. Non è mero intrattenimento in quel senso. Spero che sia d'intrattenimento, eh! Ma scava a fondo in questioni importanti. Questo [Moments of Vision, ndr] è un episodio di cui vado tremendamente orgoglioso, perché accadono eventi rilevanti ed è molto verosimile. E Lagertha inizia a vacillare. Uno dei nostri personaggi principali inizia a spezzarsi in questa sequenza."
Non resta che attendere, per scoprire di più sul destino di Lagertha e sulle conseguenze del momentaneo trionfo di Ivar.
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Fonte: Entertainment Weekly