Viggo Mortensen e le ragioni del rifiuto a Wolverine: dall'impegno troppo duraturo allo scetticismo di suo figlio
Viggo Mortensen racconta di aver provato un certo disagio all'idea di legarsi, potenzialmente, così a lungo con un personaggio
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Viggo Mortensen racconta di aver provato un certo disagio all'idea di legarsi, potenzialmente, così a lungo con un personaggio. Inoltre suo figlio, che lo aveva accompagnato al meeting con il regista e la produzione, non gradì più di tanto la rappresentazione di Wolverine fatta da Bryan Singer:
La questione che, al tempo, m'infastidiva di più era il pensiero di impegnarmi a recitare lo stesso personaggio ancora e ancora in un film sostanzialmente senza fine. M'innervosiva molto. Poi c'erano alcuni aspetti che, per quanto avessero condiviso con me un sacco di dettagli... Al meeting con me c'era anche mio figlio Henry, come portafortuna e guida. Nel retro del mio cervello pensai anche che poteva imparare qualcosa, d'altronde gli avevo fatto leggere lo script e fu lui a dirmi ”È sbagliato, il personaggio non è così".