Venezia disastrosa al botteghino

Box office pessimo per i tre film italiani presentati in concorso a Venezia: Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, Il seme della discordia e La terra degli uomini rossi. Male anche X-Files, si salva solo Kung Fu Panda...

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Iniziamo dalle notizie positive, anzi dall'unica notizia positiva, quella che permette ai nostri amici esercenti di respirare. Kung Fu Panda tiene bene e con i dati di ieri ha superato gli otto milioni totali. Considerando che è una pellicola già uscita da una settimana, è prevedibile che faccia ancora meglio nel weekend, quindi con i dati di domenica ci si dovrebbe attestare ben oltre i 9 milioni, che in dieci giorni sono un dato strepitoso (meglio di quanto fatto dal Cavaliere oscuro in un mese e mezzo).

E veniamo alle note dolenti. Giornali, radio e televisioni dedicano ampio spazio alla Mostra del Cinema, ma se i risultati sono questi, l'impressione è che i mass media che si occupano di cinema in Italia non contino una mazza. Un giorno perfetto, uscito in 400 copie, ha ottenuto poco più di 165.000 euro (e rischia di diventare un nuovo Cuore sacro per Ozpetek, a meno di un passaparola positivo non proprio semplicissimo). Il seme della discordia di Pappi Corsicato è sui 30.000 euro, mentre La terra degli uomini rossi ha fatto poco più di 60.000 euro (ma in tre giorni, essendo uscito di mercoledì). Insomma, un massacro, confermato anche da una pellicola come Decameron Pie. Trattasi di film disastrato, uscito con due anni di ritardo ricevendo recensioni impietose, ma che (grazie anche ad una massiccia campagna pubblicitaria su Internet) ha guadagnato 80.000 euro. D'accordo, non un risultato straordinario in senso assoluto, ma che significa il quarto posto dietro a X-Files - voglio crederci, che può 'vantare' un risultato poco sopra i 100.000 euro e che quindi si dimostra un flop anche da noi...

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