Venezia 69: Tutti i dettagli su To the Wonder di Terrence Malick

E' il giorno di Terrence Malick a Venezia - ecco una lunghissima sinossi del film dal quale Rachel Weisz e Michael Sheen potrebbero essere stati tagliati...

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Oggi al Festival di Venezia è il giorno di To The Wonder, il nuovo film di Terrence Malick sul quale - dopo mesi di misteri - finalmente si alza il sipario.

Per chi non lo vedrà al Festival, è stata diffusa la trama completa della pellicola, definita recentemente così da Ben Affleck:

L'impressione che mi fa questo film è più quella di un ricordo di una vita che il racconto della vera vita di qualcuno, come invece fanno solitamente i film. E' una sorta di pastiche di momenti impressionistici, saltando attraverso la vita del protagonista e muovendosi in maniera non lineare, e questo rispecchia il modo in cui noi stessi ricordiamo la vita. E' un po' ipnotico, ma è molto più fluido della vita reale.

Presente in questi giorni al Telluride Film Festival per la premiere di Argo, l'attore ha affermato che il film "fa sembrare The Tree of Life come Transformers", il che è tutto dire, ma secondo quanto twitta Jeff Wells al contrario di quanto si pensava inizialmente le scene di Affleck nel film non saranno moltissime:

Affleck non lo ha detto, ma mi dicono che lo vedremo a malapena in To The Wonder, come Adrien Brody in La Sottile Linea Rossa e Sean Penn in The Tree of Life.

Insomma, a quanto pare Affleck dovrà ringraziare di essere nel montato finale del film. Malick è noto per realizzare moltissimo girato e prendere buona parte delle sue decisioni in sala di montaggio, dove spesso intere storyline vengono tagliate. E così può capitare che alcuni attori presenti inizialmente nel cast... finiscano per non esserci più. Secondo quanto riportato da vari siti negli ultimi giorni, è il caso di Rachel Weisz, Barry Pepper, Amanda Peet e Michael Sheen, che tuttavia erano consapevoli di questa possibilità quando hanno accettato di partecipare alle riprese, cosa che hanno scelto di fare "anche solo per l'esperienza in sè".

Girato nel 2010 principalmente a Bartlesville, Olkahoma, il film uscirà in Italia distribuito da 01.

Potete leggere le due sinossi - quella breve e quella molto lunga - qui sotto. Sarebbero spoiler, ma come sempre i film di Malick tendono a sorprendere a prescindere dalla trama...

SINOSSI BREVE

Dopo aver visitato, all’apice del loro amore, Mont Saint Michel – in passato conosciuta in Francia come “La Meraviglia ” - Marina (Olga Kurylenko) e Neil (Ben Affleck) arrivano in Oklahoma, dove presto nascono i primi problemi. Marina incontra un prete, anche lui in esilio (Javier Bardem) in lotta per la sua vocazione.
Neil ritrova il legame con l’amica d’infanzia Jane (Rachel McAdams).
Un’esplorazione dell’amore nelle sue svariate forme.

SINOSSI LUNGA

TO THE WONDER, scritto e diretto da Terrence Malick, è una storia romantica incentrata sulle vicende di Neil (Ben Affleck), un uomo diviso fra due amori: Marina (Olga Kurylenko), la donna europea che è si è trasferita insieme a lui negli Stati Uniti, e Jane (Rachel McAdams), una sua vecchia fiamma con la quale riallaccia i rapporti. In TO THE WONDER, Malick esplora come l’amore e le sue molte fasi e stagioni – passione, compassione, dovere, dolore, indecisione – che possono trasformare, distruggere e reinventare la vita.
All’inizio del loro amore, Neil e Marina partono insieme per Mont St. Michel, conosciuta in Francia come La Meraviglia dell’ Occidente. Neil, che è un aspirante scrittore, ha abbandonato gli Stati Uniti in cerca di una vita migliore, lasciando dietro di sé una serie di relazioni infelici. Ma guardando negli occhi Marina, mentre l’Abbazia incombe lontano, Neil è certo di avere finalmente trovato la donna da amare con dedizione. Giura di essere fedele solo a lei.
 Marina, una donna tranquilla e bellissima, con lampi di malizioso humour, è divorziata e madre di una bambina di 10 anni di nome Tatiana (Tatiana Chiline). A 16 anni ha lasciato l’Ucraina per andare a Parigi senza un centesimo in tasca. Lì, ha sposato un francese che dopo due anni l’ha abbandonata lasciandola sola con Tatiana in un monolocale. Marina  è stata costretta ad accettare una serie di lavori temporanei per poter sopravvivere. Aveva quasi perso ogni speranza, ma ora è raggiante , è innamorata di Neil, la sua salvezza da un futuro triste.
Due anni dopo, Neil e Marina vivono in una cittadina dell’Oklahoma, non lontano da dov’è cresciuto Neil, che adesso lavora come ispettore ambientale ed ha rinunciato alle sue ambizioni letterarie. E’ soddisfatto del suo impiego, ma il suo amore per Marina sta scemando: lei, da parte sua, è frustrata per l’appiattimento di questa relazione e sente scivolare via, la giovinezza, la felicità. Nonostante l’inquietudine, inizialmente si sente a casa in Oklahoma, avvolta dallo spazio aperto e dal cielo, e rasserenata dai suoni prodotti dalle arpe eoliche che animano la brezza trasformandola in canzoni.
In cerca di conforto, Marina si rivolge ad un’altro esule della comunità, un prete cattolico, Quintana (Javier Bardem). Scopriamo che anche Padre Quintana è in preda ad un dilemma: nutre  dei dubbi nei confronti della sua vocazione. Non riesce più ad avere la passione, l’ardore degli inizi e si domanda se riuscirà a provare ancora un profondo sentimento di fede.

Intanto l’amore di Neil per Marina si affievolisce sempre più. E visto che il suo permesso di soggiorno sta per scadere,  e la donna decide di tornare in Francia insieme alla figlia. In sua assenza, Neil si riavvicina a Jane, una vecchia amica.  I due si innamorano profondamente e Neil si rende conto che questa nuova relazione è molto meno complicata della precedente.
Eppure, quando viene a sapere che Marina si trova in difficoltà e che anche la figlia l’ha abbandonata per andare a vivere con il padre, in Neil prevale il senso di responsabilità ed organizza il suo rientro negli Stati Uniti.

Le relazioni di Neil con le due donne della sua vita, e il conflitto di Padre Quintana con la sua fede, obbligano entrambi a riflettere sui diversi tipi di amore.  

L’impegno che ognuno di loro si è assunto deve forse essere portato avanti come un dovere, a tutti i costi? Oppure dovremmo accettare il fatto che spesso l’amore cambia, e che non è detto che duri per sempre? E’ possibile che il dolore possa unire due amanti più della gioia?

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