Venezia 68 - Giorno 8. Tra 3D difettoso e proiezioni culinarie

[Venezia 2011] Festival, giorno otto: se la mattina assistiamo a una proiezione 3D difettosa, la sera tocca a una proiezione "culinaria"...

Critico e giornalista cinematografico


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Mi piace l’odore del 3D alla mattina presto

Mentre si odono le risate dall’esterno della sala in cui è proiettato il film di Cristina Comencini, qualcuno doveva andare a vedere Tormented 3D, il j-horror di Takashi Shimizu (“No il 3D di mattina no!” ha detto un giornalista quando gli sono stati dati gli occhiali). Dopo 30 minuti di un film interminabile sembrava che ne fossero passati 60, anche perchè il 3D era difettoso e ogni immagine era tarata male, sostanzialmente provocava un difetto di profondità.
Proiezione dunque interrotta e, avvertono dall’altoparlante, pronta a ripartire DALL’INIZIO. Qualcuno si è andato a prendere un caffè per poi tornare esattamente nel punto in cui era stata interrotta la proiezione e finire di vedere il film senza ripetizioni.

Indieframe.tv

E’ stata presentata a Venezia Indieframe.tv nuova realtà del cinema in streaming legale indipendente. Attivo da oggi, il sito propone noleggi in streaming e download di titoli d’autore a prezzi di mercato (tra l’1 e i 5 euro). Come Mubi ma italiano, con un archivio molto molto selezionato, che per il momento consta di 20 titoli (10 editi e 10 inediti scelti dalle opere contemporanee che meglio hanno figurato ai festival) che conta di arrivare a 60 entro fine anno.
La selezione è d’indubbia qualità (Miike, Mendoza, Bunuel...) e gli intenti anche, si vedrà se puntare su una vera nicchia fidelizzata gli farà vincere la battaglia con il colosso dell’autorialità internazionale.

Tappeti rossi alternativi

Chi era ancora al Lido oggi ha potuto ammirare sul lungomare Nichi Vendola passeggiare sotto il sole in una coraggiosa tenuta interamente nera.

Più che un artista

Le Giornate Degli Autori ha proposto un evento meno convenzionale del solito, una proiezione con buffet a seguire (cosa che di certo non ha influito sull’affluenza) di Più che un artista, documentario a tema culinario. Il buffet chiaramente era curato dal medesimo chef e dal medesimo staff al centro del film.
La saletta allestita da Le Giornate Degli Autori era uno schermo su un prato all’aperto, a pochi passi dal mare. Oltre alle sedie si poteva stare sdraiati sull’erba. Il cinema come dovrebbe essere.

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