Valiant: Ales Kot in viaggio tra i generi nella miniserie Dead Drop
Ales Kot parla di Dead Drop, la miniserie crossover della Valiant in arrivo a maggio 2015
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Non tutto mi era familiare dell'universo narrativo Valiant. Ho dato un'occhiata ai prsonaggi e alcuni mi sono parsi da subito perfetti per me. Su quelli mi sono documentato parecchio. Del resto, leggo raramente supereroi in questo periodo, non perché li disprezzi, semplicemente non è aria adesso come adesso. Quindi mi trovavo di fronte alla sfida di scrivere una storia di supereroi che mi stimolasse. Secret Avengers è un buon esempio di come io risolva questa questione. Voglio che Dead Drop riesca allo stesso modo.
Non so mai di preciso cosa succederà. Ho un'idea della direzione che prenderà il racconto solo fino a un certo punto. Dopodiché devo permettere a me stesso di sorprendermi. Negli anni ho imparato a coltivare una relativa ignoranza del futuro delle mie stesse storie, ad accettare come un valore la distruzione creativa, che precede la costituzione di un ordine nel racconto. Ho appreso questo modo di procedere e non credo che lo abbandonerò. La chiave è che la storia deve venirmi da dentro.
Dead Drop è una serie di storie internamente molto coerenti, interconnesse tra loro, ognuna con una leggera variazione di tema e di atmosfera. La prima è un'avventura iperdinamica in giro per Manhattan, la seconda è piuttosto simile, un inseguimento fra eroe e criminale, in cui però l'eroe è senza pantaloni (in effetti pare che Archer esibirà parecchio di sé), la terza è una stravaganza spionistica, la quarta è un vero e proprio giallo.
Dead Drop vede alle matite Adam Gorham, che ha già lavorato con Kot in Zero. Una scelta condivisa con Warren Simons e che Kot ha caldamente suggerito, per la grande sintonia che sente con il disegnatore, a cui dice di consegnare script molto vari nel livello di dettaglio: quasi senza dialoghi, solo con la trama per i primi due numeri della miniserie, più dinamici, seguiti da due sceneggiature piene di particolari per la parte più complessa e gli episodi di spionaggio e indagine. Aspettiamoci quindi una grande libertà creativa e una notevole varietà di stili, su questa bizzarra e particolare miniserie targata Valiant.
Fonte: Comic Book Resources