Utopia, Ashleigh LaThrop e Dan Byrd parlano di pandemia, audizioni e dell'inevitabile confronto con la serie originale
Ashleigh LaThrop e Dan Byrd sono due dei protagonisti della serie Utopia e hanno svelato qualche aneddoto e curiosità dal set del remake americano prodotto da Amazon
Nel corso della prima stagione, disponibile su Amazon Prime Video Italia, gli spettatori possono quindi assistere a un lato più "leggero" del mondo creato da Gillian Flynn grazie a questa coppia un po' improbabile e a tratti irresistibile.
Ashleigh LaThrop: Molto è stato naturale, non abbiamo fatto delle audizioni insieme, anche se di solito quando si interpreta una coppia nella finzione ti fanno fare dei test prima di assumerti per assicurarsi che è fattibile interpretare questo legame. Ci siamo incontrati per la prima volta alla lettura del copione e in pratica hanno detto 'Speriamo che riusciate a capire come recitare insieme perché vogliamo tutti e due nel cast'. Per fortuna io e Dan siamo diversi, proprio come Becky e Ian, ma abbiamo anche elementi in comune e condividiamo l'obiettivo comune di interpretare nel miglior modo questa coppia.
Utopia propone un mondo con più di un punto in comune con la realtà e i due protagonisti hanno svelato quali elementi hanno apprezzato del progetto.
Ashleigh LaThrop: Penso che la serie abbia un elemento legato alla lotta contro un male più grande e al tempo stesso c'è questa interazione tra persone davvero normali, comuni, che si ritrovano all'interno di una cospirazione ed è divertente vedere qualcuno alle prese con uno scenario totalmente inaspettato perché ci si può immedesimare con questi personaggi.
Dan Byrd: La serie è unica per molti aspetti diversi ed è una storia che sembra non sia mai stata raccontata prima. Si tratta di un'opportunità davvero rara e poi c'è Gillian Flynn alla guida, si può lavorare con talenti incredibili.
Gli interpreti di Becky e Ian hanno inoltre svelato la loro prima reazione alla lettura dell'adattamento compiuto da Gillian Flynn.
Ashleigh LaThrop: Ho letto lo script alcuni anni fa, nella prima versione che doveva essere realizzata per un altro network, e ho fatto l'audizione per un ruolo minore che doveva essere ucciso ed ero entusiasta, volevo assolutamente farne parte anche se solo per due minuti. Quando è stato recuperato il progetto ho chiamato il mio agente e ho chiesto di far parte del cast, a prescindere dal ruolo, ero disposta anche a essere una comparsa. Farne parte è stata una gioia pura, ho pianto quando ho ottenuto il ruolo.
Dan Byrd: Quando fai un'audizione per parti così è davvero difficile e 9 volte su 10 non finisce bene per te, quindi quando accade è quasi come se fosse un miracolo. Mi è sembrato di vincere un qualche tipo di lotteria. Sono un grandissimo fan di Gillian Flynn e il fatto che fosse alla guida del progetto era l'elemento principale che mi entusiasmava, oltre al fatto che questa storia la porta su percorsi diversi rispetto al passato. Si tratta di una serie divertente, intrattiene, c'è l'elemento dei fumetti pur essendo un thriller dark e affascinante.
Nelle otto puntate che compongono la prima stagione c'è spazio anche per molti momenti dark con al centro alcuni degli interpreti più giovani, ma la violenza e la tensione non sembrano aver creato alcun problema sul set.
Ashleigh LaThrop: Siamo stati davvero fortunati perché gli attori più giovani sono incredibilmente professionali e persino in grado di intimidirti, in particolare Farrah Mackenzie che sembra un'adulta matura per come lavora, sembrava più grande rispetto a tutti noi.
Ma quale momento è stato il più difficile da girare sul set?
Dan Byrd: Per me è stata una sfida realizzare una scena di cui non posso rivelare molti dettagli per non rovinare la sorpresa, ma è particolarmente emotiva e abbiamo dovuto immergerci in sentimenti veri, onesti, forti. Quando sei sul set ti dimentichi quasi di avere a che fare con dei ragazzini molto giovani perché si comportano in modo professionale ed incredibilmente educato. Poi li vedi interagire tra loro quando sei distante dal set e ti ricordi che sono giovanissimi, passano il tempo usando i telefoni, scherzando tra loro. Per me è stato molto bello e qualcosa di nuovo perché non ho figli, tra le persone che conosco non ci sono molti bambini, e ti dimentichi quanto sia divertente e fantastico interagire con quell'energia. Tutte le scene che ho girato con i colleghi più giovani sono state divertenti da girare e mi hanno permesso di lasciare da parte molto "bagaglio" del mio essere attore perché loro sono in uno spazio molto più puro, senza mura e insicurezze quando si avvicinano a questo lavoro.
Sul lavoro compiuto dai colleghi più giovani Ashleigh ha inoltre aggiunto:
Vederli ricevere delle indicazioni è stato davvero divertente perché dicevano 'Okay, fantastico, lo farò'. Noi invece ci pensiamo davvero troppo, mentre loro sono davvero più istintivi e diretti.
Lo show arriva in un momento in cui la pandemia e le cospirazioni sono purtroppo diventati reali. I due protagonisti hanno quindi svelato che risultati sperano siano raggiunti con l'arrivo dello show su Amazon Prime Video.
Ashleigh LaThrop: Spero che la serie riesca a intrattenere, è un thriller, è una storia legata a una cospirazione, ma c'è anche del romanticismo. Si possono provare tante sensazioni diverse.
Dan Byrd: Io spero che la serie riesca a far "evadere" gli spettatori dal mondo reale, come accade con i migliori progetti. Ci sono degli argomenti su cui riflettere, ma non è qualcosa che vuole obbligarti a pensare troppo, sfrutta gli elementi per intrattenerti e coinvolgerti. E poi l'ottavo episodio vi sorprenderà moltissimo.
L'interprete di Becky ha quindi raccontato la sua reazione all'arrivo del Coronavirus al termine delle riprese di Utopia:
Lo scoppio della pandemia è stato davvero bizzarro, girare la serie è stato divertente e ora è quasi surreale vedere quanto sia attuale pur essendo ancora un progetto divertente, elettrizzante e in grado di intrattenere perché la storia del virus è solo un punto di partenza nella storia.
Non si può pensare a Utopia senza ricordare la versione originale britannica e anche i protagonisti hanno affrontato la questione prima di arrivare sul set, come ha ricordato Dan Byrd.
Conoscevamo tutti la serie originale, volevamo capirne le origini e le idee alla base. Tutti volevamo creare qualcosa che fosse però indipendente da quello show. Abbiamo accolto la storia dell'originale e poi abbiamo cercato di dimenticarla prima di iniziare a lavorare sul set per non essere influenzati, ci avrebbe limitati moltissimo e avremmo realizzato una versione peggiore di quella precedente. Utopia è solo basata sullo show originale britannico, la storia e i personaggi sono unici e in un contesto differente ideato da Gillian Flynn. Ammiriamo molto la serie originale, ma anche se non l'avete vista potete apprezzare questo nuovo approccio.