Universal e AMC sottoscrivono un accordo rivoluzionario sulle finestre distributive e il VOD

Universal Pictures e Amc Theatres hanno siglato un accordo storico sulle finestre distributive che include la partecipazione agli incassi VOD per i cinema

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Qualche mese fa, in pieno lockdown, Universal Pictures e AMC Theatres (la più grande catena cinematografica del mondo, proprietaria tra le altre anche di UCI Cinemas) si sono scontrate sulle finestre distributive dopo il lancio in digitale di Trolls World Tour. AMC, all'epoca, disse che se i piani di Universal fossero stati quelli di non rispettare la distanza temporale concordata tra uscita al cinema e uscita in digitale non avrebbe più proiettato i film della major nei propri cinema.

Ora le due compagnie hanno stretto un accordo rivoluzionario proprio sul fronte delle finestre distributive, un patto storico che potrebbe gettare le basi dei futuri rapporti tra le major e i cinema dopo l'emergenza Coronavirus. Secondo l'accordo, AMC Theatres accetterà una finestra minima di 17 giorni (includendo tre weekend) tra l'uscita di un film Universal nelle sue strutture e il lancio in Video On Demand. AMC otterrà una parte delle vendite digitali, che in quella finestra temporale saranno noleggi a 20 dollari per 24 ore.

Ricordiamo che lo standard attuale è di 90 giorni tra l'uscita al cinema e il lancio in noleggio digitale.

"Concentrandoci sulla salute a lungo termine della nostra industria, sottolineiamo che proprio come i ristoranti continuano a prosperare nonostante ogni casa disponga di una cucina, siamo sicuri che gli spettatori si recheranno nei nostri cinema nel mondo post-Covid," ha commentato il presidente di AMC Adam Aron. "Mano a mano che le persone riinizieranno ad apprezzare la vita fuori dalle loro case, siamo convinti che la fuga escapista e la magia dell'esperienza comunitaria offerta dai nostri cinema saranno sempre attraenti, anche grazie ai nostri grandi schermi, al suono coinvolgente e alle grandi sedute, per non parlare dell'aroma del nostro popcorn preparato alla perfezione".

Donna Langley della Universal nota che lo studio rimane impegnato a mostrare i propri film al cinema, e spiega che il nuovo accordo garantirà un equilibrio nel momento in cui i consumatori non dovessero ritenere sicuro andare al cinema ancora per molto tempo: "L'esperienza cinematografica è ancora la colonna portante dei nostri affari. Questo nuovo accordo con AMC è dovuto al nostro desiderio comune di assicurare un futuro florido all'ecosistema distributivo, andando incontro alla domanda dei consumatori con flessibilità".

Fonte: Variety

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