Unbreakable Kimmy Schmidt: la quarta stagione influenzata dal movimento #MeToo

Robert Carlock, co-showrunner di Unbreakable Kimmy Schmidt, ha rivelato che la quarta stagione della serie Netflix tratterà, indirettamente o meno, il movimento #MeToo

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Nell'epoca del #MeToo, il movimento sorto a seguito dello scandalo sessuale legato agli abusi di potere a Hollywood ed estesosi poi a simboleggiare tutte le molestie subite dai membri del gentil sesso, Unbreakable Kimmy Schmidt si riconferma una serie dalla forte componente femminista, a partire dalla sua canzone Females are strong as hell. A quanto dichiarato dal co-showrunner Robert Carlock, la quarta stagione della serie - che sarà divisa in due parti, con i primi 6 episodi disponibili su Netflix a partire dal 30 maggio - tratterà il movimento #MeToo da vicino.

Al termine della passata stagione abbiamo visto la protagonista Kimmy (Ellie Kemper) ottenere un nuovo lavoro in una startup, e il nuovo ambiente di lavoro presenta sicuramente nuove insidie per la nostra eroina; già in passato, inoltre, la serie aveva suggerito che il capo della setta che aveva soggiogato Kimmy, il reverendo Richard Wayne Gary Wayne (Jon Hamm), potesse aver abusato di lei.

"I nostri personaggi non sono del tutto consapevoli di ciò che succede nel mondo, per vari motivi," ha spiegato Carlock. "Il movimento #MeToo e l'ondata di accuse di molestie sessuali sono molto presenti, specialmente nella prima parte della stagione. Kimmy si confronterà con varie situazioni sul posto di lavoro. È la prima volta che si trova in un posto di lavoro, e questo cambia le regole. Quel movimento, che se ne parli espressamente o meno, è molto presente nel modo in cui Kimmy guarda il mondo, parliamo di qualcuno che rappresenta la liberazione da quanto avvenuto e la speranza che non sia troppo tardi per le altre persone."

Un'allusione ai comportamenti inappropriati di Harvey Weinstein era presente in un episodio del 2012 di 30 Rock, di cui Carlock era produttore esecutivo, ma quest'ultimo ha specificato come la battuta incriminata non fosse stata "ispirata da alcuna precisa conoscenza di ciò di cui Weinstein è stato poi accusato".

Carlock ha anche dichiarato di aver incontrato qualche difficoltà a introdurre satira politica legata al presidente Trump nella terza stagione, e di essere ancora alla ricerca di un modo per incorporarla nel nuovo arco di episodi. "Ci sono molte cose che accadono in questa stagione," ha detto, precisando la propria intenzione di non voler trattare un tema già toccato da numerose altre serie in modo superficiale, rischiando così di "estenuare il pubblico".

Cosa ne pensate? Quanto aspettate la quarta stagione di Unbreakable Kimmy Schmidt? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Hollywood Reporter

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