Una conversazione con Demi Moore: la videointervista organizzata da Mastercard | Venezia 77
Festival di Venezia: una conversazione con Demi Moore su impegni professionali, famiglia e sulla società post pandemica
Nell'intervista la candidata ai Golden Globe ha parlato del suo ultimo lavoro, Songbird di STX. Girato durante la pandemia, il thriller racconta la storia di cosa accadrebbe se una pandemia andasse fuori controllo e mutasse, rischiando di cancellare la nostra società per come la conosciamo.
La carriera da attrice di Demi Moore subisce una svolta alla fine degli anni ’80, quando recita in St. Elmo's Fire. Da quel momento la sua carriera è decollata, portandola a recitare in film iconici, come Codice d’onore, Ghost - Fantasma, Proposta Indecente, Rivelazioni e Soldato Jane. Sul piccolo schermo, si è invece guadagnata una nomination ai Golden Globe per la sua performance in If These Walls Could Talk. Demi Moore ha anche recitato in film come Charlie’s Angels: Full Throttle, Bobby, Flawless Happy Tears e The Joneses. Successivamente, nel 2011, l’abbiamo vista nel thriller finanziario Margin Call, premiato con il premio Robert Altman Independent Spirit Award per il miglior cast, e Another Happy Day. Demi Moore ha anche diretto Five nell’acclamata produzione originale Lifetime, un'antologia di cinque cortometraggi che approfondiscono l'impatto del cancro al seno nella vita quotidiana. Tra i successi anche la sua autobiografia Inside Out, pubblicata il 24 Settembre 2019 dalla casa editrice HarperCollins ed entrata a far parte dei New York Times Best Seller.
Demi Moore si è unita a un panel di talent straordinari composto da Gia Coppola, Wim Wenders e Luca Guadagnino, dove condivideranno i loro pensieri su come il grande cinema possa dare vita a diverse correnti di pensiero e prospettive, stimolare un’infinità di emozioni e influenzare le nostre vite fin dal momento iniziale di ogni film.
L'intervista è a cura di Francesco Castelnuovo, sottotitoli a cura di Teresa Soldani