Un nuovo Frankenstein per Timur Bekmambetov?
Secondo alcuni rumuor il regista di Wanted sarà impegnato nella trasposizione cinematografica di The Casebook of Victor Frankestein. Controverso romanzo narrato in prima persona dal dottor Frankestein...
Fonte: slashfilm
Il libro, pubblicato nel 2008, è una riscrittura del classico horror-gotico Frankestein di Mary Shelley, narrato però in prima persona da Victor Frankestein. Sembra che il progetto interessi Timur Bekmambetov (Wanted), che dovrebbe dirigere il film basandosi sulla sceneggiatura di David Auburn, vincitore nel 2001 del Premio Pulitzer per la Drammaturgia grazie all’opera teatrale Proof, da cui verrà tratto in seguito il film con Anthony Hopkins.
L’immaginazione di Peter Ackroyd stupisce in questo brillante romanzo raccontato attraverso la narrazione in prima persona di Victor Frankstein. Mary Shelley e il marito Percy Bysshe Shelley sono entrambi protagonisti del romanzo.
Quando il diciannovenne Victor Frankestein, studente a Oxford, forma un’amicizia improbabile con Percy Bysshe Shelley, il risultato è un tour de force che potrebbe venire solo da uno dei più acclamati e prolifici scrittori del mondo.Questo inquietante e suggestivo romanzo si apre con un’accesa discussione: Percy Shelley contesta a Victor Frankestein la visione atea della creazione della vita. In seguito questi concetti diventeranno un’ossessione per il giovane scienziato. Victor inizia a fare sperimentazioni anatomiche per rianimare i cadaveri, in un primo momento forniti da un coroner. Ma questi si rivelano imperfetti per gli obiettivi di Victor. Spostando il laboratorio in una fabbrica di ceramica deserta a Limehouse, egli prende contatto con gli uomini del Doomsday (teorici della resurrezione), i cui metodi macabri mettono Frankestein in grave pericolo mentre lui lavora freneticamente per portare in vita la creatura terrificante che porterà il suo nome per l’eternità.
Pieno di illuminazioni letterarie come nelle opere di Bysshe Shelley, Godwin, Lord Byron e Mary Shelley, Casebook of Victory Frankestein diventerà certamente un classico del XXI secolo.
Il famoso sito Publishers Weekly definisce il libro “un brillante riff su idee influenzate dalla letteratura horror e fantascientifica di quasi due secoli”, mentre l’Indipendent sostiene come “Ackroyd sfrutta il suggerimento di Mary Shelley riguardo al doppelganger e riesce a giocare con esso in un frenetico thriller”.
Un romanzo ricco di colpi di scena e caratterizzato da un finale controverso...