Uderzo e la figlia giungono a un accordo su Asterix

Albert Uderzo, co-creatore di Asterix, risolve la disputa con la propria figlia Sylvie, dopo sette anni nei tribunali

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Il periodo è fertile per risoluzioni di conflitti legati al mondo del fumetto. Dopo il felice epilogo riguardante la Marvel e gli eredi di Jack Kirby, Albert Uderzo, co-creatore assieme a René Goscinny di Asterix, pochi giorni fa è giunto ad un accordo con la propria figlia Sylvie, per quanto riguarda la vendita, avvenuta nel 2006, di alcune quote della società fondata assieme all'autore scomparso. Dopo sette anni di dispute legali, in cu Sylvie ha sostenuto che il proprio padre fosse mentalmente incapace di gestire i propri affari e la causa con cui Albert aveva risposto a queste accuse nel corso del 2013, ora pare che i problemi siano alle spalle.

Il disegnatore ottantasettenne è stato giudicato lucido e al pieno delle proprie facoltà da un giudice francese. Pur avendo incassato questo vantaggio sulla propria accusatrice di famiglia, Uderzo ha deciso di non proseguire in guesta lotta fra consanguinei e di cogliere l'occasione per riconciliarsi definitivamente con Sylvie. Tutto risolto, quindi, per la gioia di Hacette Livre, la casa editrice oggi detentrice delle quote di Uderzo che da oggi è in tutto e per tutto in diritto di proseguire le avventure di Asterix, Obelix e dei loro amici del piccolo villaggio ribelle dell'Armorica.

Fonte: Comic Book Resources

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