Twin Peaks: il libro di Mark Frost fa luce sul finale della terza stagione

Nel nuovo libro di Mark Frost, le indagini dell'agente Tammy Preston fanno luce su un'inquietante realtà alternativa che spiega il finale di Twin Peaks

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Spoiler Alert

Dacché è stato trasmesso, l'enigmatico finale della terza stagione di Twin Peaks ha generato ogni genere d'interpretazione. L'agente Dale Cooper (o Richard, come sembra chiamarsi nella realtà alternativa) si è recato a Odessa, Texas, dove ha ritrovato la defunta (?) Laura Palmer, che però in questa dimensione risulta chiamarsi Carrie Page. I due sono quindi tornati a Twin Peaks, dove Laura/Carrie avrebbe dovuto ricongiungersi con la propria madre. Tuttavia, è con sgomento che Cooper scopre come, nella casa dei Palmer, viva un altro nucleo familiare; per di più, non risulta che i Palmer abbiano mai abitato lì. Mentre Cooper chiede in che anno si trovi, Laura/Carrie sente nell'aria la voce di sua madre gridare il suo nome, e reagisce con un urlo terrificante. Nero, fine della puntata.

Per nostra fortuna Twin Peaks: The Finale Dossier, il nuovo libro di Mark Frost -creatore di Twin Peaks assieme a David Lynch - arriva a fare un po' di chiarezza. Nel romanzo, che fa parte quindi del canone ufficiale del franchise, l'agente Tammy Preston si trattiene a Twin Peaks per indagare sugli avvenimenti recentemente occorsi. Consultando i quotidiani locali, la giovane scopre che la storia di Laura Palmer è stata, per così dire, riscritta; ciò si deve, evidentemente, al fatto che Cooper sia riuscito, nella terza stagione, a evitare la morte della ragazza - il cui cadavere veniva rinvenuto all'inizio del primo episodio della prima stagione - ma non a impedire che Judy, malefica entità dai poteri elettrici, spedisse lui e Diane in una dimensione parallela da cui non avrebbero più fatto ritorno.

Ecco cosa si legge nel libro, sotto forma di appunti dell'agente Preston:

Sa cos'altro ho scoperto, Capo, nello stesso articolo, appena qualche frase dopo? Questo:

"L'agente Cooper era arrivato, qualche mese prima, per aiutare le indagini sulla scomparsa, ancora irrisolta, della reginetta di bellezza locale Laura Palmer."

Mi lasci ripetere questa frase per lei: "ancora irrisolta". Nessuna menzione di "omicidio", "avvolta nella plastica", o "padre arrestato per crimine sconvolgente muore mentre è in custodia a causa di ferite autoinflitte".

È proprio lì, sulla prima pagina: Laura Palmer non è morta. Quindi, piuttosto sicura di non essere uscita di senno, torno indietro e controllo i rapporti della polizia corrispondenti, da cui emerge questo: Laura Palmer è scomparsa da Twin Peaks senza lasciare traccia - nella medesima notte in cui, nel mondo che pensavamo di conoscere, sarebbe morta - ma la polizia non ha mai ritrovato né la ragazza né, se è stata uccisa altrove, il suo cadavere, o tantomeno ha effettuato arresti al riguardo.

L'agente Preston prosegue dicendo che, essendosi recata a parlare di Laura con gli impiegati della stazione di polizia locale, si era trovata davanti persone con "un'espressione sconvolta e confusa sul volto quando l'ho menzionata, come se fossero persi nella nebbia. Quando ho citato i fatti riportati dalla stampa, hanno tutti risposto con la medesima frase: "Sì, sembra corretto. È così che lo ricordo." Il caso di Laura, a oggi, è indicato come aperto e in corso d'investigazione, con Ronette Pulanski che conferma come non sia mai uscita dai boschi per entrare nel vagone. La sua scomparsa ha iniziato a sparire dalle notizie dopo qualche settimana, in assenza di ulteriori sviluppi. Leland Palmer si è poi ucciso in preda al dolore un anno dopo. La madre di Laura, intanto, è caduta preda della depressione e si è data all'alcolismo e all'abuso di farmaci."

Su queste note amare, ha quindi avuto inizio la vita di Carrie Page a Odessa. Per saperne di più, occorre confidare in un'eventuale quarta stagione, ancora lontana sia da smentite che da conferme ufficiali.

Fonte: Vulture

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