Twilight sempre più protetto
Fantastico concorso per disegnare una t-shirt di Twilight, peccato che gli obblighi contrattuali praticamente impediscano di fare qualsiasi cosa. Quando il copyright rasenta la follia...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Come fa notare Techdirt, è il caso di questo concorso per realizzare una t-shirt legata a Twilight. Largo alla fantasia e vinca il migliore? Difficile dirlo, visto che le limitazioni sono talmente tante da impedire praticamente ogni progetto. Ecco infatti le regole:
Non si può utilizzare il logo ufficiale del film Twilight
Tutte la immagini devono avere il tag "Twilight movie"
Nessun utilizzo delle immagini o descrizioni degli attori nel film
Nessun linguaggio blasfemo, volgare o che incita all'odio
Nessun utilizzo di linguaggio o immagini sessuali esplicite
Nessun utilizzo di materiale protetto da copyright ripreso dal film o dai prodotti promozionalo (per esempio, nessuna immagine del film, dei poster del film o del sito del film)
Nessun collegamento con partiti politici (per esempio repubblicani, democratici o candidati singoli)
Niente sangue, canini vampireschi, paletti nel cuore, bare, pipistrelli
Nessun utilizzo delle copertine dei libri di Twilight
Nessuna immagine di mele
Nessun diario (non puoi creare dei diari Twilight)
Nessun calendario (non puoi creare dei calendari Twilight)
Niente cartoline e biglietti (Non puoi creare cartoline, biglietti di auguri e note)
Niente biancheria intima (Non puoi creare dei tanga o dei boxer Twilight)
Il problema, ovviamente, non è tanto il concorso in sé, senza il quale si può anche sopravvivere, quanto la rigidità di molte società nel gestire materiale importante, che porta magari a leggi che possono anche limitare la libertà di espressione e di informazione. Non è un'idea intelligente impedire ai fan di mettere in pratica la propria passione, peraltro senza nessun fine di lucro. Ed è anche un modo brutale di dire: voi dateci i soldi e noi vi imponiamo le nostre condizioni, senza preoccuparci di quello che desiderate (o anche, semplicemente, del fatto che sono i fan a pagare indirettamente certi stipendi).
Ma in questo la Summit si candida autorevolmente al ruolo di nuova Lucasfilm. Stiamo infatti parlando della società che non voleva si facesse un altro documentario sull'impatto di Twilight per la città di Forks, che ha denunciato una società che permetteva di crearsi le proprie magliette (comprese quelli di Twilight, molto richieste dagli utenti, che eventualmente avrebbero dovuto essere i veri 'trasgressori') e ha fatto chiudere una fanzine di Twilight. Strano che ancora si possa scrivere la parola Twilight senza dover pagare dei soldi...
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